
QUARRATA Una piazza Risorgimento affollata ha accolto sabato sera gli ospiti della 32^ Marcia per la Giustizia, dedicata al tema "Non...
QUARRATA
Una piazza Risorgimento affollata ha accolto sabato sera gli ospiti della 32^ Marcia per la Giustizia, dedicata al tema "Non c’è pace senza giustizia. Percorsi per la risoluzione dei conflitti e la tutela dei diritti"". Dal palco hanno lanciato i loro messaggi per la pace nel mondo e per la lotta contro le mafie che sono all’origine delle ingiustizie don Luigi Ciotti (fondatore Gruppo Abele e Libera), don Mattia Ferrari (Cappellano di Mediterranea Saving Humans) Giovanni Bombardieri (Procuratore della Repubblica di Torino), Tommaso Pastore (Capo Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Torino), Marialuisa Rovetta (Figlia di Alessandro Rovetta, vittima innocente delle mafie), Antonella Lombardo (Direttore artistico Laboratorio Accademico Danza e Presidente DanceLab Armonia) con le sue ballerine e ballerini. Sono inoltre intervenuti i ragazzi portavoce dei gruppi che nel pomeriggio al Parco Verde avevano partecipato al Seminario Giovani.
La parola d’ordine è stata ’coraggio’: "Grazie a tutte le istituzioni che fanno con grandi sacrifici la loro parte ma tocca anche a noi avere il coraggio di stare dalla parte dei più deboli – ha detto al termine della serata don Ciotti – vedo una diffusa idolatria del denaro e del potere. Ma se l’umanità fosse cosciente della sua fragilità, sentirebbe il bisogno di soccorrersi gli uni con gli altri". Particolarmente toccante il discorso di Marialuisa Rovetta, che ha ricordato la figura coraggiosa del padre ucciso nel 1990 dalla mafia quando lei non aveva ancora due anni. "La giustizia diventa vera soltanto quando non resta confinata nelle carte" ha detto la giovane. La marcia, ideata da Antonio Vermigli e ora organizzata dal figlio Tommaso, è promossa da Casa della Solidarietà, Rete Radié Resch, Libera e Comune.
Daniela Gori