REDAZIONE PISTOIA

Postino "infedele" nasconde chili di lettere. Nell’auto la corrispondenza mai consegnata

"Caro amico ti scrivo", e chissà se ti arriverà. Ma ormai chi usa carta e penna per mandare un messaggio?...

"Caro amico ti scrivo", e chissà se ti arriverà. Ma ormai chi usa carta e penna per mandare un messaggio?...

"Caro amico ti scrivo", e chissà se ti arriverà. Ma ormai chi usa carta e penna per mandare un messaggio?...

"Caro amico ti scrivo", e chissà se ti arriverà. Ma ormai chi usa carta e penna per mandare un messaggio? La posta che riceviamo è fatta soprattutto di documenti, bollette, atti giudiziari, raccomandate e così via. Documenti per i quali i tempi di notifica contano e non poco. Pensiamo cosa possa aver significato accumulare chili di corrispondenza mai recapitata in una città come Pistoia. Un vero e proprio disservizio. È il caso del portalettere impiegato di Poste Italiane che è stato denunciato e poi sospeso dal servizio per aver sottratto ben tre chili di corrispondenza che avrebbe dovuto consegnare nella sua zona di competenza.

Probabilmente, aveva pensato bene di accorciare i tempi del suo lavoro nascondendo le lettere anziché consegnasrle agli indirizzi indicati. Le indagini sono partite dalla querela presentata alla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Pistoia da funzionari di Poste Italiane, dopo che è stato ritrovato un sacco della spazzatura contenente corrispondenza relativa al mese di aprile 2025, mai recapitata ai destinatari.

Dopo aver circoscritto la zona dove erano stati rinvenuti i plichi non consegnati, è stato possibile risalire al portalettere responsabile, al quale era stata assegnato quel territorio per svolgere il servizio di recapito ed era stato peraltro visto da personale di Poste mentre trasferiva alcune missive dalla macchina aziendale a quella di sua proprietà.

Gli investigatori della Polizia Postale, con l’aiuto di Poste, hanno iniziato i pedinamenti, e così il postino infedele è stato colto in flagranza di reato, mentre era intento a trasferire la corrispondenza dal veicolo aziendale all’autovettura di sua proprietà, dove sono stati poi ritrovati numerosi plichi.

Tutte le missive sono state sottoposte a sequestro e messe a disposizione dell’autorità giudiziaria. "Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d’accusa a suo carico dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo.

Da parte di Poste Italiane c’è stata da subito la massima collaborazione. "Poste informa di aver avviato tempestivamente le verifiche che hanno portato a sospendere dal servizio di recapito il portalettere applicato al centro di distribuzione interessato dalla vicenda. L’Azienda ha offerto fin da subito la massima collaborazione e ha segnalato le anomalie riscontrate consentendo l’avvio alle indagini. La consegna della corrispondenza ai rispettivi destinatari sarà garantita appena termineranno le operazioni di dissequestro".

M.V.