
Paolo Giorgi, Coldiretti
Per quanto riguarda la filiera produttiva agricola esiste un comparto all’avanguardia, presente quasi esclusivamente in Valdinievole, che porta avanti le colture di grano, girasole e mais che stanno registrando segnali incoraggianti. "La campagna agricola in Valdinievole si presenta a luci e ombre, con i cereali che hanno reagito in maniera diversa alle condizioni climatiche di quest’anno – spiega Paolo Giorgi, vicepresidente di Coldiretti Pistoia – ma si sta andando verso buoni risultati dal punto di vista economico per le aziende che hanno aderito ai contratti di filiera di Cai, Consorzi Agrari d’Italia". Per il grano la qualità ed i prezzi fanno tendere verso il sereno: nonostante la copiosa pioggia invernale, il raccolto di grano tenero è stato buono. Molto positivo l’andamento per le aziende che hanno aderito alla filiera di Cai (Consorzi Agrari d’Italia) che ha ben remunerato il grano alle aziende che hanno sottoscritto il contratto di filiera, che prevedeva coltivazione e conferimento di grano toscano glifosate free con determinate percentuali proteiche, ad un prezzo garantito. Altrettanto positive sono le prospettive per le coltivazioni a girasole, la cui raccolta partirà nei prossimi giorni. "C’è stata una buona semina – aggiunge Michela Nieri, Responsabile Donne Coldiretti Toscana e Pistoia – anche grazie all’intervento preventivo della polizia provinciale che ha limitato i danni alle colture dall’assalto dei piccioni. Questo ci rende fiduciosi sul raccolto: il caldo di giugno non ha compromesso lo sviluppo e le rese e anche in questo caso, grazie alla presenza dei contratti di filiera con Cai, i produttori si attendono in arrivo margini di guadagno soddisfacenti". Infine, la coltivazione che desta maggiori preoccupazioni è quella del mais la cui resa appare sicuramente penalizzata dal caldo che si è registrato a giugno e luglio. C’è, poi, anche l’apertura del raccolto destinato al biogas è iniziato ed entro la fine del mese di settembre si procederà con la trebbiatura per uso zootecnico, ambito nel quale la Valdinievole rappresenta un territorio all’avanguardia. Purtroppo, le alte temperature hanno influito pesantemente sullo sviluppo delle piante.
"A questo proposito – fanno sapere da Coldiretti – resta forte la preoccupazione per il tasso di aflatossine, micotossine prodotte da funghi, che contaminano cereali e lo rendono inadeguato all’uso zootecnico. Nel 2024 colpì il 95% del raccolto, rivelandosi un autentico disastro per i produttori".
Saverio Melegari