SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Fondi Pnrr a rischio: "Prima i servizi, poi la sede"

Il Padiglione di ex Radiologia nel complesso del ’Ceppo’ non sarà utilizzato. La Società della Salute replica a Tina Nuti e spiega le ragioni della scelta. .

Nella foto d’archivio, un medico in servizio in un reparto di Radiologia

Nella foto d’archivio, un medico in servizio in un reparto di Radiologia

PISTOIA"Il rammarico per non aver potuto utilizzare il Padiglione di ex Radiologia nel complesso del ’Ceppo’ è condiviso da tutti noi, ma la posta in gioco era alta e ben concreti erano i rischi di perdere il finanziamento: in questi casi, però, la politica con la "p" minuscola dovrebbe fare un passo indietro in campo sanitario e socio assistenziale". Dopo la notizia diffusa da "La Nazione" a seguito delle dichiarazioni rilasciate dalla capogruppo di Civici e Riformisti in consiglio comunale, Tina Nuti, sul mancato utilizzo dei fondi Pnrr per la ristrutturazione e l’arrivo di alloggi per anziani non autosufficienti e la stazione di posta in piazza San Lorenzo, è arrivata la pronta replica della presidente della Società della Salute, Anna Maria Celesti. Un argomento alquanto delicato, visto che questo tipo d’intervento si andava ad incastonare nel più ampio, e ambizioso, progetto di recupero e riqualificazione della piazza stessa che tornerà ad essere totalmente usufruibile. "Col rischio di perdere il finanziamento (superiore ai 2 milioni di euro, ndr) – afferma Celesti – si sarebbe messo la Società della Salute Pistoiese e i Comuni che ne fanno parte in una situazione di gravi difficoltà. Prima i servizi, poi la sede".

La vicenda, i cui fatti risalgono già a qualche mese fa per quanto riguarda il verbale redatto da Asl Toscana Centro sul rischio di perdere i fondi Pnrr per mancanza dei tempi necessari per la realizzazione dell’opera, è stata subito cavalcata dalla minoranza dell’assise di Palazzo di Giano."Ricordo che tutto ciò è previsto dalla legge che regola la materia e dallo statuto della SdS – prosegue Celesti – dal momento che quest’ultima non dispone di risorse proprie e quindi ciascun suo componente, a partire dai nove Comuni che ne fanno parte, avrebbero dovuto farvi fronte, ognuno per la propria quota parte. L’Asl ci ha comunicato di non essere in grado di assicurare, per questioni burocratiche e amministrative, la realizzazione del progetto nei tempi previsti dal Pnrr (conclusione effettiva al 31 marzo prossimo per arrivare a collaudo e rendicontazione entro il 30 giugno 2026, ndr). Ciò constatato, abbiamo ritenuto importante non abbandonare i due obiettivi che erano stati finanziati dal Piano e ci siamo mossi in altro modo".