LINDA MEONI
Cronaca

Un pistoiese a Le Iene. Daniele Bonistalli, una carriera da record: “Il sogno? Un libro”

A 21 anni è diventato il più giovane dei giornalisti professionisti. I primi passi a Tvl, poi Sky e “Chi l’ha visto”. Entusiasta: “Ora si riparte”

Daniele Bonistalli, giornalista pistoiese, sarà il nuovo inviato de Le Iene

Daniele Bonistalli, giornalista pistoiese, sarà il nuovo inviato de Le Iene

Pistoia, 11 settembre 2025 – Giacca, pantaloni e cravatta neri, la camicia bianca, il piglio di chi con determinazione rincorre la verità e vuole raccontarla al pubblico. Che poi, abito a parte diventato preciso marchio di fabbrica di una nota trasmissione tv, è un po’ quello che ogni buon giornalista dovrebbe fare. C’è tutto di quanto appena detto in Daniele Bonistalli, giornalista pistoiese (il più giovane in Italia a diventare allora professionista: aveva solo 21 anni) appena entrato nella grande famiglia de “Le Iene”, iconico e seguitissimo programma Mediaset di approfondimento. Fine dell’esperienza in Rai, dove per quattro anni Bonistalli è stato uno degli inviati del programma “Chi l’ha visto?”, immerso totalmente in storie difficili e spesso dolorose, con la certezza però di aver “ricevuto molto di più di quello che ho dato”.

Nemmeno il tempo di chiudere quel capitolo che già Bonistalli era al lavoro per “Le Iene”, confezionando il suo primo servizio già in scaletta per la prima puntata della nuova stagione domenica 14 settembre su Italia1. Spoiler: Daniele racconterà il rientro in Italia di Carlo D’Attanasio, velista pescarese accusato di traffico internazionale di stupefacenti in Papa Nuova Guinea e assolto in formula piena dopo un’odissea lunga cinque anni. Ad accogliere D’Attanasio a Fiumicino nell’agosto appena trascorso c’era anche Daniele Bonistalli.

“’Le Iene’ ora non assomigliano a quelle degli inizi, quando spesso si associavano a una certa irriverenza – riflette Daniele -. Oggi c’è tanta più inchiesta, è cambiato l’approccio, e anche se il linguaggio è diverso ovvero diverso è come viene poi montato il pezzo con accorgimenti e tagli che rendono questi servizi identificabili tra mille, a livello di contenuti non cambia molto. La divisa de Le Iene? Non comodissima, specie il 13 d’agosto, ma indossarla è certamente emozionante”. Classe 1987, Bonistalli ha mosso i primi passi sulla carta stampata virando quasi subito sulla tv iniziando da Tvl appena diciottenne.

“Avevo un curriculum che neppure poteva definirsi tale – ricorda lui -, a Tvl decisero di darmi spazio. Facevo un po’ di tutto, compreso l’operatore. Ho anche imparato a montare quando ancora eravamo in analogico. In tre anni ho imparato tanto quanto si potrebbe imparare nel doppio del tempo. Poi nel 2010 è arrivata l’esperienza in Sky dove sono rimasto fino al 2016. E poi La7, a fianco di Paragone e Giletti e anche di Veronica Gentili che oggi ritrovo a Le Iene. ‘Chi l’ha visto?’ è stata un’esperienza arricchente, poi è capitata l’occasione di cambiare e la voglia di provare qualcosa di diverso, forse anche più difficile, ha fatto il resto”. Di tempo per progetti propri ne avanza quasi zero, a maggior ragione adesso all’inizio di un’esperienza che lo assorbirà totalmente (con i servizi ‘ordinari’ e con quelli invece per gli speciali ‘Inside’ che potrebbero venire), anche se una piccola cosa rimasta nel cassetto c’è: “E’ un libro su una storia che ho trattato a più riprese a ‘Chi l’ha visto?’. Mi piacerebbe mettere un punto, ma ci sarebbe bisogno di sempre più tempo. Vediamo come andranno le cose”.