GIACOMO BINI
Cronaca

Cantiere sul torrente Settola: ecco perché è in ritardo di un anno

Sono stati gli impegni del post alluvione del Genio Civile e di tutti gli altri enti coinvolti a far slittare...

I lavori per il nuovo ponte sul torrente Settola sono iniziati a giugno, prima erano possibili soltanto fuori dall’alveo, così ha spiegato Guazzini

I lavori per il nuovo ponte sul torrente Settola sono iniziati a giugno, prima erano possibili soltanto fuori dall’alveo, così ha spiegato Guazzini

Sono stati gli impegni del post alluvione del Genio Civile e di tutti gli altri enti coinvolti a far slittare di un anno, dal 2024 al 2025, i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul torrente Settola che sono in corso attualmente tra via Croce di Vizzano e via Del Castagno. La spiegazione sul ritardo di un anno è stata data dall’assessore ai lavori pubblici Alessio Guazzini in risposta a una interpellanza presentata dal gruppo di centrodestra Noi per Montale. Le opere di eliminazione del vecchio guado sul Settola compiute e in massima parte finanziate dal Genio Civile si articolavano in due fasi. La prima fase, che comprendeva il rifacimento e rafforzamento degli argini nel tratto del torrente vicino all’ex guado, si è conclusa tra ottobre e novembre del 2023. "Quei lavori sono stati importanti – ha ricordato Guazzini – per salvare l’abitato dei dintorni e il centro del paese perché senza quell’intervento l’acqua sarebbe andata nelle strade e avrebbe invaso una parte dell’abitato". Dopo la prima fase è stato necessario iniziare una nuova procedura di gara per la seconda fase, quella che comprende anche il nuovo ponte. "La firma del contratto è avvenuta nell’aprile del 2024 – ha spiegato Guazzini –, ma tutti i soggetti interessati erano impegnati nel post-alluvione ed era impossibile procedere nell’immediato. Inoltre i lavori nell’alveo di un torrente si possono fare soltanto in un periodo preciso dell’anno, cioè da giugno a settembre, quindi non essendo riusciti a partire subito nell’estate del 2024 tutto è slittato all’anno successivo". Il capogruppo del centrodestra Lorenzo Bandinelli ha ricordato come a una interpellanza dell’ottobre 2024 Guazzini aveva risposto che i lavori sarebbero iniziati "nei primi mesi del 2025" e che "un cartello sul cantiere indica l’inizio il 3 marzo mentre sono iniziati solo a giugno". "Prima di giugno si potevano fare solo i lavori fuori dall’alveo – ha detto Guazzini – e si è preferito aspettare che fossero pronti gli elementi scatolari per il nuovo ponte". Bandinelli ha criticato "lo stato di abbandono del cantiere, attraversato spostando le transenne" . "Abbiamo avvisato la ditta – ha risposto Guazzini – che non poteva stare sempre a sorvegliare".

Giacomo Bini