REDAZIONE PISTOIA

Anziano ucciso e sepolto. Sequestrato un coltello

Resta in carcere Giuseppe Blandino, accusato dell’assassinio del padre. Accertamenti sulla possibile arma del delitto trovata al figlio il giorno dell’arresto.

Giuseppe Blandino, fabbro di 42 anni, è in carcere accusato dell’omicidio del padre Salvatore

Giuseppe Blandino, fabbro di 42 anni, è in carcere accusato dell’omicidio del padre Salvatore

A tracciare la scena dell’aggressione erano stati gli schizzi lunghi di sangue che i carabinieri avevano trovato sulle pareti del soggiorno, nella casa dove Salvatore Blandino, 70 anni, viveva in via della Repubblica a Quarrata. Un agguato brutale quello di cui era rimasto vittima l’anziano, che si era difeso con tutte le sue forze, come hanno provato le ferite sul dorso delle sue mani. Per l’assassinio è in carcere il figlio, Giuseppe Blandino, 42 anni fabbro senza fissa dimora, arrestato il giorno dopo il ritrovamento del corpo del padre, il 22 luglio scorso, sotterrato in un campo nella zona della Ferruccia di Agliana a due passi dal capannone industriale nel quale l’operaio lavorava. Il macabro ritrovamento esattamente un mese dopo la scomparsa dell’uomo, durante il quale le ricerche dei carabinieri sono proseguite senza sosta. Giuseppe Blandino era stato fermato dai carabinieri nel campo dove avrebbe sepolto il cadavere del padre: a lui i carabinieri hanno sequestrato un coltello sul quale ora sono in corso gli accertamenti tecnici, perché si ipotizza che si tratti dell’arma del delitto. Le indagini sono ora coordinate dal sostituto procuratore Claudio Curreli. Le analisi serviranno a confermare la presenza di materiale biologico e di tracce di sangue appartenenti alla vittima sul coltello. Altri accertamenti serviranno a confermare che le ferite rinvenute sul cadavere siano compatibili con i tagli che quella lama avrebbe potuto produrre. Blandino avrebbe tenuto con sé quel coltello per giorni: la sera del ritrovamento del corpo del padre, il figlio lo aveva nascosto indosso.

Intanto, i carabinieri sono tornati sulla scena del crimine, nella villetta di Quarrata, per proseguire le analisi sulle tracce lasciate durante l’agguato avvenuto nel soggiorno. L’ipotesi è che il fabbro abbia ucciso il padre per ragioni economiche, aggredendolo di sorpresa in casa. Poi, si sarebbe disfatto del corpo chiudendolo in un sacco nero e trasportandolo nel campo alla Ferruccia di Agliana usando il furgone di lavoro, sul quale sono state trovate tracce di sangue della vittima. Una volta sotterrato il cadavere, Giuseppe Blandino avrebbe usato la carta bancomat del padre per prelevare 600 euro. Per capire tutti i movimenti dell’uomo, i carabinieri stanno analizzando il suo cellulare.

Martina Vacca