GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

I superstiti di Auschwitz. Le iniziative

La targa che ricorderà la storia della famiglia Cittone sarà scoperta alle 17 di domenica prossima, nell’ambito di una cerimonia...

La targa che ricorderà la storia della famiglia Cittone sarà scoperta alle 17 di domenica prossima, nell’ambito di una cerimonia...

La targa che ricorderà la storia della famiglia Cittone sarà scoperta alle 17 di domenica prossima, nell’ambito di una cerimonia...

La targa che ricorderà la storia della famiglia Cittone sarà scoperta alle 17 di domenica prossima, nell’ambito di una cerimonia alla quale parteciperà, accanto alla giunta comunale, al presidente del Comitato per la Memoria di Serravalle Roberto Daghini ed ai consiglieri (ed ex-consiglieri) comunali anche Galia Moral, figlia di quella Sol Cittone scomparsa nelle scorse settimane in Israele (a 96 anni) dopo essere sopravvissuta da giovanissima all’orrore dei campi di sterminio nazisti.

I Cittone, a causa delle loro origini ebraiche, furono duramente perseguitati dai nazifascisti in Italia dopo la proclamazione delle leggi razziali. Il loro arresto avvenne nel 1944 proprio a Serravalle, dove erano arrivati dalla città di Livorno alla fine del 1943. Da qui furono inviati il 30 gennaio in carcere a Pistoia, poi a Firenze, a Fossoli e infine a Auschwitz dove arrivarono il 26 febbraio 1944. Dei sette componenti del nucleo familiare, solamente Sol rimase in vita, e fu liberata dalle truppe sovietiche il 29 aprile 1945.

Per non dimenticarli, il comitato ha proposto ed ottenuto dall’amministrazione comunale l’installazione di una targa commemorativa che sarà posta nell’area verde di via Garibaldi, all’angolo con via San Lodovico. La stessa Sol, undici anni fa, tornò a Serravalle su invito dell’allora amministrazione comunale, soffermandosi sul luogo che fu teatro dell’arresto della sua famiglia.

Dopo la cerimonia di domenica, l’attenzione dovrebbe spostarsi nella vicina scuola, nel quale si aprirà un momento di confronto: Moral ripercorrerà la storia della madre e dei suoi nonni, dalle persecuzioni al trasferimento di ad Haifa di Sol.

Giovanni Fiorentino