REDAZIONE PISTOIA

8 settembre, Pistoia non dimentica. La cerimonia e le testimonianze

Deposta una corona di alloro al Monumento ai Caduti. "Fu la fine della paura dei proiettili e della fame" .

Deposta una corona di alloro al Monumento ai Caduti. "Fu la fine della paura dei proiettili e della fame" .

Deposta una corona di alloro al Monumento ai Caduti. "Fu la fine della paura dei proiettili e della fame" .

PISTOIAEra l’8 settembre del 1944 quando i reparti partigiani, coordinati dal Comitato provinciale di Liberazione Nazionale, liberarono la città di Pistoia dall’occupazione nazifascista. Riunite al monumento ai Caduti della Resistenza, le autorità civili e militari della città hanno commemorato i partigiani e i cittadini che in quella giornata di settembre di ottantuno anni fa assistettero alla fine dell’occupazione. "Fu un vero motivo d’orgoglio sapere che la città si era liberata da sola" racconta Renzo Corsini, testimone di quel giorno.

"Per noi ragazzi fu la fine di tante paure che ci avevano accompagnato fino a quel momento. Finì la paura delle pattuglie tedesche, che venivano a caccia di uomini da mandare nei campi di concentramento o da usare come schiavi per costruire la linea Gotica. Fu la fine della paura dei proiettili, che fischiavano sulle nostre teste minacciando di ucciderci da un momento all’altro. E fu la fine della paura della miseria e della fame, perché la libertà è importante ma riempirsi lo stomaco lo è altrettanto". E proprio a proposito della fame Corsini lancia un monito: "Oggi che viene di nuovo usata come un’arma non possiamo voltarci dall’altra parte né possiamo dimenticarci di quei diritti che qui abbiamo conquistato a prezzo di così tanto sangue. Dobbiamo batterci affinché le guerre finiscano presto, perché nessuno deve soffrire quello che abbiamo sofferto noi".

Alla cerimonia solenne di deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti era presente il sindaco Alessandro Tomasi, che nel suo discorso ha sottolineato la trasversalità della Resistenza e affermato che "i grandi risultati si raggiungono grazie agli sforzi collettivi. Ed è da questo sforzo che è nata la nostra Costituzione".

Il sindaco, nel suo intervento, ha citato i recenti attacchi russi contro Kiev, i combattimenti in corso a Gaza e l’ultimo caso di suicidio in un carcere italiano: "La comunità pistoiese non può e non deve essere testimone silenziosa di questa situazione. Il nostro compito, oggi che ricordiamo la Liberazione della nostra città, è di continuare a dedicare il nostro tempo alla memoria. Queste persone che hanno vissuto sulla loro pelle la guerra e la fame sono il miglior antidoto contro la violenza, e dobbiamo conservare la loro voce affinché possa giungere anche alle future generazioni".

La conservazione della memoria "deve sempre guardare al presente, altrimenti non è altro che rito senza alcun significato" ha aggiunto la presidente della sezione provinciale dell’ANPI Rosalba Bonacchi. "La Resistenza non è stata solo una guerra, ma anche un percorso verso un mondo nuovo fatto di libertà e giustizia sociale. Valori che sono oggi incarnati dalla nostra Costituzione". La commemorazione è poi proseguita alla stazione, dove è stata posata un’altra corona di alloro in onore dei deportati pistoiesi verso i lager nazisti.