Pisa, 18 agosto 2025 – È durata circa mezz’ora l’incontro tra la madre di Marah Abu Zuhri, Nabila, e il prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, che ha voluto riceverla in forma riservata dopo la morte della giovane palestinese, avvenuta due giorni dopo il ricovero all’ospedale di Pisa. Marah era giunta da Gaza con un volo umanitario della 46ª brigata aerea, nell’ambito di un’evacuazione sanitaria promossa dal governo italiano. “Il prefetto ha espresso la sua vicinanza umana per la perdita della figlia. Non abbiamo parlato di altro se non della sepoltura della ragazza”, ha riferito all’uscita dalla prefettura l’imam di Pisa, Mohammad Khalil, che ha accompagnato la donna.

La sepoltura, conferma Khalil, avverrà in Italia: “Non sappiamo ancora quando sarà possibile farlo, ma certamente Marah sarà sepolta qui, a Pisa o nel comune di San Giuliano Terme, che con il sindaco Matteo Cecchelli ha offerto per primo la disponibilità”. “Siamo in attesa del nulla osta per la restituzione del corpo. La madre non ha la forza di affrontare le polemiche, pensa solo alla figlia. Credeva che avesse il cancro, l’ha scoperto qui che non era così”, ha aggiunto Khalil. I medici pisani hanno infatti escluso la diagnosi iniziale di leucemia, parlando invece di grave deperimento organico e di una malattia non diagnosticata. Resta ora da capire se la procura disporrà o meno l’autopsia sul corpo della ventenne.
La Procura: nessun reato
"In questa vicenda non ravvisiamo alcun reato e per questo non abbiamo disposto l'autopsia e abbiamo già dato il nulla osta per la sepoltura della salma”. Lo ha detto all'Ansa la procuratrice Teresa Angela Camelio rispondendo a una domanda sulla possibilità di procedere a ulteriori esami medico legali sul corpo di Marah.
La sepoltura in Italia
Sulla sepoltura, tornando all’offerta del sindaco di San Giuliano Terme, Matteo Cecchelli ha detto: “Come amministrazione comunale abbiamo voluto dare un sostegno concreto alla famiglia di Marah e ci siamo resi disponibili ad ospitare la salma della giovane palestinese in un nostro cimitero comunale” anziché a Gaza. “La donna, che attualmente è ospite di una struttura del nostro Comune è stata contenta della nostra proposta – ha spiegato ancora il sindaco Cecchelli – al nostro incontro era presente anche l'Imam di Pisa che si è reso disponibile a collaborare per dare sepoltura a questa ragazza”.