GABRIELE MASIERO
Cronaca

"Via quella nave dal Canale dei navicelli"

Scoppia la "guerra" delle banchine tra Pisa e Livorno. E a dichiararla è la Confindustria pisana. Ma non chiamatelo derby,...

Scoppia la "guerra" delle banchine tra Pisa e Livorno. E a dichiararla è la Confindustria pisana. Ma non chiamatelo derby,...

Scoppia la "guerra" delle banchine tra Pisa e Livorno. E a dichiararla è la Confindustria pisana. Ma non chiamatelo derby,...

Scoppia la "guerra" delle banchine tra Pisa e Livorno. E a dichiararla è la Confindustria pisana. Ma non chiamatelo derby, perché non c’è nulla di campanilistico. L’obiettivo, afferma il presidente degli industriali pisani Andrea Madonna, "è difendere un’intera filiera produttiva con decine di aziende che hanno investito sulla darsena pisana garantendo lavoro a migliaia di addetti". Ciò che fa infuriare Confindustria è la presenza di una grande nave da carico ormeggiata su una banchina del porto di Livorno, su concessione della Port Authority livornese, che ostruisce gran parte dello sbocco a mare del Canale dei Navicelli: "E’ necessario trovare una soluzione nel giro di 10 giorni", avverte il vicepresidente Stefano Bottai. "In passato - osserva Claudio Rossi, presidente del gruppo Nautico di Confindustria Pisa – quelle navi venivano invece ormeggiate a una distanza di almeno 100 metri indietro dall’ingresso del canale. La loro presenza, ora, impedisce l’uscita e l’entrata nei Navicelli".

"Per ora - aggiunge Bottai - l’Authority livornese ci ha risposto solo inviando un calendario con gli orari giornalieri concessi per uscita e ingresso: per questa settimana prevedeva un solo giorno di uscita con tutte le altre fasce orarie impegnate dalla presenza della nave". "Situazione inaccettabile" per il sindaco pisano Michele Conti e il presidente della Port authority pisana, Mirko Benetti. Il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, sollecita incontri chiarificatori "la prossima settimana" e il presidente dell’autorità portuale livornese, Davide Gariglio, prova a spegnere la polemica ricordando che "l’accosto delle navi da carico era stato concordato preventivamente, ma siamo disponibili a valutare ulteriori prescrizioni che garantiscano agli yacht maggiori possiblità di manovra".

Gab. Mas.