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Pisa, ecco il nuovo vescovo: abbraccia i giovani e dice: “Il sogno di Dio è dentro di noi”

La lunga giornata dagli importanti significati religiosi. Prima l’incontro con ragazze e ragazzi in parrocchia, quindi, con loro, si è diretto in piazza dei Miracoli e quindi in Duomo. Presenti alcuni cardinali

Monsignor Saverio Cannistrà durante l'ordinazione. A destra, i fedeli nei momenti della cerimonia (Del Punta / Valtriani)

Monsignor Saverio Cannistrà durante l'ordinazione. A destra, i fedeli nei momenti della cerimonia (Del Punta / Valtriani)

Pisa, 11 maggio 2025 – Un giorno speciale per Pisa quello di domenica 11 maggio, con l'ordinazione episcopale e l'inizio del ministero pastorale in diocesi di padre Saverio Cannistrà, 66 anni, originario di Catanzaro, carmelitano scalzo. La lunga giornata di padre Saverio è iniziata poco dopo le 14, quando il vescovo eletto ha incontrato i giovani della diocesi nella chiesa di San Torpé, a Pisa in Largo del Parlascio.

Padre Saverio si è presentato in abito da vescovo. «È la prima volta che lo indosso - ha confidato. Consideratelo il mio abito da lavoro, un abito di servizio».

Maria Vittoria Lami, a nome dei giovani, ha rivolto al vescovo eletto alcune domande. Una su tutte: «Qual è i sogno che desidera condividere nella sua nuova veste?» «Un sogno al quale non possiamo fare a meno è il sogno di Dio», la risposta. «Non lasciate rimpicciolire il vostro orizzonte nella dinamica produzione/consumo. Il sogno di Dio è dentro di noi. E il mio dovere sarà quello di ricordare che questo è il sogno che non dobbiamo lasciarci rubare».

Il caloroso benvenuto dei giovani si è concretizzato in un gesto simbolico e significativo: la consegna di una maglia del Pisa Sporting club, fresco di promozione in Serie A, personalizzata con il cognome dell'arcivescovo.

Poi, insieme a loro, si è diretto a piedi fino a piazza dei Miracoli, dove ha incontrato le autorità civili e militari. Il saluto della società civile al nuovo vescovo è affidato al primo cittadino di Pisa Michele Conti e al prefetto Maria Luisa D'Alessandro.

Alle 16.30, in Cattedrale, il rito dell'ordinazione episcopale presieduto dall'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto. Erano 26 i vescovi presenti. Tra loro anche monsignor Botros Fahim Awad Hanna, vescovo emerito di Minya (Egitto) per i copti cattolici, uno dei due vescovi co-consacranti (l'altro è il cardinale Augusto Paolo Lojudice , arcivescovo di Siena e presidente della Conferenza episcopale toscana).

C’erano altri tre cardinali: Lars Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, l'arcivescovo emerito di Firenze Giuseppe Betori e Lorenzo Baldisseri, segretario emerito del Sinodo dei vescovi. A Pisa sono arrivati, in autobus, molti conoscenti ed amici provenienti dalla parrocchia romana di San Pancrazio, una quarantina di padri carmelitani, tra cui l'attuale preposito generale dell'ordine, padre Miguel Marquez e il ministro provinciale del centro Italia padre Gabriele Biccai.

In Cattedrale monsignor Giovanni Paolo Benotto ha consegnato al neo vescovo il libro dei vangeli, l'anello, la mitria e il pastorale. Poi lo ha chiamato a sedersi al suo posto nella cattedra. Da qui - e intorno alla mensa eucaristica - il nuovo arcivescovo di Pisa Cannistrà ha guidato la liturgia eucaristica, i riti di comunione e di conclusione.

La solenne celebrazione è stata animata dalla cappella musicale del Duomo, composta da quaranta voci dirette dal maestro Riccardo Donati .