REDAZIONE PISA

Trovato morto alla Bufalina. È il terzo cadavere in un mese

Il 65enne ha avuto un malore ed è caduto nel canale. Si sta cercando la famiglia d’origine

Il corpo rinvenuto alla Bufalina (. foto Umicini

Il corpo rinvenuto alla Bufalina (. foto Umicini

È il terzo ritrovamento in meno di un mese alla Bufalina, la zona tra Vecchiano e Torre del Lago. Ieri nel primo pomeriggio è stata rinvenuta un’altra persona morta nel canale al confine, anche se per pochi metri, il territorio è pisano. Stavolta la vittima è un 65enne: ha avuto un malore - hanno ricostruito i carabinieri - ed è finito dentro il fosso. Non è stato ancora identificato ufficialmente, dato che non aveva i documenti con sé. Ma sembra che fosse un uomo senza fissa dimora, che tutti chiamavano "Aldino", anche se non era quello il suo vero nome. Ha avuto un passato difficile ed era seguito anche dalla Caritas di Torre del Lago. D’estate, dormiva nella pineta. Se non sarà rintracciata la famiglia i funerali saranno a carico del Comune di Vecchiano: tutti gli sviluppi del caso sono stati seguiti dal sindaco Massimiliano Angori.

Ieri è stato avvistato qualcosa nel fosso, poi la scoperta scioccante. Sono stati i vigili del fuoco a recuperare il corpo (nella foto in alto), ormai senza vita, dell’uomo, che è stato poi portato a terra. Ora si trova all’istituto di medicina legale per l’autopsia, anche se non ci sono segni di violenza e l’ipotesi più probabile è che abbia avuto un malore e sia caduto poi nell’acqua dove è rimasto fino al rinvenimento.

Solo pochi giorni fa, il 28 agosto, anche Massimo Ghilarducci, ottant’anni appena compiuti, era stato rinvenuto nel canale. Da grande conoscitore del territorio, anche quel giorno era stato a passeggiare in pineta. Poi il malore e la caduta. Una tragedia che aveva scosso Torre del Lago: la moglie lo stava attendendo a casa dove Massimo, molto conosciuto, non è più tornato. Il 10 agosto, era stato avvistato un cadavere molto decomposto proprio nel bosco: anche qua, intervento dei carabinieri e rimozione, sono ancora in corso gli accertamenti per capirne l’identità e accertare le cause del decesso. Tre morti e vite molto diverse, un’area difficile, dove sono state spesso le forze dell’ordine perché l’area è conosciuta come zona di spaccio. Il 24 agosto, poco dopo la Stazione di Torre del Lago, un 31enne lucchese era stato investito dal treno ed era rimasto ferito in modo grave: gli sono stati amputati entrambi i piedi.

Antonia Casini