REDAZIONE PISTOIA

Killer delle escort: "Vertebra non umana"

Sarebbe di origine animale, e quindi non umana, la vertebra rinvenuta scavando nel campo intorno alla casa di Monsummano in...

I controlli del Ris dei carabinieri nei campi intorno alla casa di Fruzumache portarono alla scoperta della vertebra (Goiorani)

I controlli del Ris dei carabinieri nei campi intorno alla casa di Fruzumache portarono alla scoperta della vertebra (Goiorani)

Sarebbe di origine animale, e quindi non umana, la vertebra rinvenuta scavando nel campo intorno alla casa di Monsummano in cui abitava, con la famiglia, Vasile Fruzumache, la guarda giurata romena di 32 anni che ha confessato di aver massacrato due giovani donne, straziandone i corpi per poi abbandonarli vicino al casolare degli orrori, nella zona delle Panteraia. Una tragedia che si dipana ormai da un mese, dalla scomparsa di Denisa Maria Pau, 30 anni, escort romena di cui si erano perse le tracce, da Prato, nella notte fra il 15 e il 16 maggio scorso. Ma un anno prima, nel mese di agosto 2024 era scomparsa Ana Maria Andrei, 27 anni, e anche lei escort romena, i cui poveri resti sono affiorati in quel campo, dopo la confessione del Fruzumache. Gli investigatori hanno poi continuato a cercare, a perquisire e a scavare, alla ricerca di ogni possibile ulteriore traccia utile alle indagini e anche di altre possibili vittime, ritenendo di potersi trovare davanti a un killer seriale. Per questo il ritrovamento di quel frammento osseo, nella giornata di giovedì 12 giugno, scavando intorno all’abitazione di Monsummano, aveva destato allarme.

Il frammento è stato inviato al Reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri, a Roma, ma in attesa dei risultati delle analisi ci sarebbe già un primo riscontro e non sarebbe un reperto umano, bensì animale, probabilmente un bovino.

Per il resto, come si ricorderà, i consulenti nominati dalla Procura sono a loro volta in attesa dei risultati degli esami svolti durante le autopsie. Il professor Ugo Ricci attende la profilazione del Dna rilevato sui poveri resti di Denisa Maria e Ana Maria, mentre dall’esame svolto dall’anatomo patologa Luciana Sonnellini, difficilmente si potrà capire le cause della morte, che le ossa, per quanto siano state tutte rinvenute, non rivelano.