
Un’analisi dei prezzi degli abbonamenti nelle altre realtà di categoria. Ma anche il contesto è diverso: l’Arena è lo stadio più piccolo di Serie A.
Pisa bottega cara, tanto che su internet già si sprecano primi simpatici "meme" sui costi degli abbonamenti. La Serie A è tanto lustro quanto lusso per le tasche di tante famiglie già alle prese con rincari di ogni ordine e genere. E così sarà anche per l’Arena. Un caro prezzi era prevedibile e – se vogliamo – anche giustificato, dato l’enorme aumento della domanda da parte dei tifosi e l’appeal dato dalla categoria (con un conseguente aumento delle spese). Pisa, dopotutto, ha lo stadio con la capienza più piccola della categoria, ma si trova a dover competere anche economicamente con vere potenze. E questo non fa mai dimenticato.
In tal senso, il paragone con le altre società certifica il Pisa come una di quelle dall’offerta più alta per un biglietto stagionale. La disparità di prezzi tra la fase di prelazione e quella di vendita libera, tra i club che hanno adottato questa divisione, prevede una forbice di 120 euro in Curva Nord. Un delta presente in questa Serie A solamente nei club di altissimo rango, come Inter e Juventus, mentre tutte le altre squadre hanno deciso di adottare prezzi più abbordabili, soprattutto per chi deciderà di sottoscrivere un nuovo biglietto stagionale.
Il confronto con le dirette concorrenti vede il Pisa praticamente sempre a sfavore: un nuovo abbonamento nel settore del tifo caldo della Cremonese (che intanto ha già registrato quattromila abbonati) costa 300 euro (110 in meno), lo stesso di Cagliari; cinque euro appena in più il Lecce (305). Passando a squadre che negli ultimi anni hanno stanziato stabilmente nella parte sinistra della classifica, anche la rivale storica Fiorentina presenta prezzi inferiori nel confronto sia tra gli aventi diritto di prelazione sia per i nuovi abbonati.
Per i primi, il rinnovo in Curva costa 278 euro, nei distinti 575. Per sottoscriverne uno nuovo, invece, 350 euro e 667 nei due settori. Un confronto netto rispetto ai 410 e 700 previsti per l’Arena.
Prezzi più agevoli rispetto a quelli dell’Arena anche per i tifosi della Lazio. L’abbonamento all’Olimpico (valido per venti partite, compresa la prima di Coppa Italia in casa), in Curva Nord, fulcro del tifo biancoceleste, vede un prezzo di 295 euro, con la Tribuna Tevere che va dai 499 ai 795 euro.
I prezzi della gradinata sono quelli tra i più discussi in casa Pisa: 620 per i vecchi abbonati, 700 per i nuovi (escludendo la tariffa plus, che dà diritto al servizio TickeTag).
Il settore omologo a quello a San Siro è il secondo arancio. Facendo un confronto, il Milan ha deciso di fissare il prezzo dell’abbonamento stagionale in quella zona a 620 euro; a 700 il secondo rosso, vicino alla Tribuna.
Nell’impianto pisano non sono previste distinzioni all’interno del settore Tribuna, non creando così un’area vip maggiormente esclusiva, come hanno fatto altri club (vedi il Lecce, con il settore di Tribuna che va dai 380 della Tribuna Est ai 2500 della Tribuna VIP). Proprio quei 1800 euro chiesti all’Arena per confermare l’abbonamento in Tribuna Superiore hanno fatto storcere il naso a molti, oltre che all’alzamento della soglia della quota over da 65 a 70 anni. E anche coloro i quali godranno della tariffa ridotta spenderanno comunque 1480 euro, ben mille in più rispetto ai 445 euro chiesti la scorsa stagione. Cara Serie A, in tutti i sensi.