ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Primo consiglio dopo il rimpasto. Applausi per Raffaella Marchetti. Critiche alle deleghe di Mancini

Dopo le dimissioni dell’ex vicesindaco Raffaele Latrofa, è la quarta surroga dall’inizio della legislatura "Tanta emozione, per me è la prima volta ed è fondamentale mettermi a disposizione della città" .

Raffaella Marchetti (Fratelli d’Italia)

Raffaella Marchetti (Fratelli d’Italia)

È entrata ufficialmente in carica ieri la nuova consigliera comunale del gruppo di Fratelli d’Italia, Raffaella Marchetti, a seguito del "rimpastino" di giunta resosi necessario dopo le dimissioni dell’ex vicesindaco Raffaele Latrofa, chiamato dal governo alla presidenza dell’Autorità Portuale di Civitavecchia.

Al suo posto - come noto - è stato nominato Filippo Bedini, mentre la carica di assessore è stata affidata a Virginia Mancini, a cui sono state assegnate le deleghe a lavori pubblici, qualità urbana, parchi e verde pubblico, grandi interventi di edilizia residenziale pubblica. Lasciato il banco del consiglio comunale, si è quindi proceduto alla surroga – la quarta dall’inizio della legislatura – con l’ingresso di Raffaella Marchetti, candidata alle scorse elezioni amministrative e prima dei non eletti.

"Tanta emozione, per me è la prima volta in un consiglio comunale – ha dichiarato a margine del voto –. Mettersi a disposizione della città per me è fondamentale e sono contenta di esserci".

Marchetti, accolta dagli applausi dei colleghi di partito e del centrodestra, ha preso posto tra i banchi della maggioranza: "Sono una mamma di quattro figli giovani – ha sottolineato –. Al centro dei miei pensieri ci sono quindi i temi giovanili e il sociale, che intendo portare avanti nel mio piccolo".

La votazione, tuttavia, è stata preceduta da quasi due ore di discussione, durante le quali dai banchi dell’opposizione sono state mosse critiche sulle modalità e sulla scelta del sindaco di nominare Mancini assessore. Nel mirino, in particolare, la ripartizione delle deleghe definita "funzionale a un rafforzamento dell’accentramento sul sindaco" e lo "slittamento a destra" rappresentato dalla nomina di Bedini a vicesindaco. Contestato anche il curriculum di Mancini, definito dai consiglieri di minoranza "non tecnico" e con "scarsa conoscenza delle tematiche". Accuse respinte al mittente dal sindaco Michele Conti, "Anche città amministrate dal centrosinistra non hanno assessori con formazioni specifiche – ha replicato il primo cittadino –. Mancini è in politica da 25 anni, ha un consenso personale forte".

EMDP