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"Sporco diffuso": chiuso un bar. Oltre settemila euro di multe

Blitz dei carabinieri del Nas in un’attività del centro di Pisa: "Scarsa igiene in tutti gli ambienti"

Chiuso un locale in centro I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e Sanità (Nas) di Livorno foto di Germogli

Chiuso un locale in centro I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e Sanità (Nas) di Livorno foto di Germogli

PISAChiuso un locale in centro. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e Sanità (Nas) di Livorno, insieme al Nucleo ispettorato del Lavoro e ai militari dell’Arma territoriale, hanno condotto un’operazione mirata al contrasto delle illegalità nel settore giuslavoristico e della sicurezza alimentare. L’intervento, avvenuto nel pomeriggio del 10 settembre a Pisa, ha portato alla denuncia del legale rappresentante di un’attività commerciale nel centro della città. Durante l’ispezione, sono state riscontrate "gravi violazioni che hanno portato alla chiusura immediata del locale e alla sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande", scrivono in un comunicato i carabinieri del Nas.

Tale provvedimento è stato preso "a causa di gravi inadeguatezze igienico-sanitarie, tra cui la presenza di sporco diffuso in tutti gli ambienti, come confermato anche dal personale del Dipartimento di Prevenzione e Igiene Pubblica dell’Asl Toscana Nord Ovest". I provvedimenti. Inoltre, sono state elevate sanzioni e ammende per un totale di oltre 7.000 euro. In particolare, le violazioni riguardano "la mancata adozione di misure necessarie a tutelare i lavoratori dai rischi elettrici, per le quali sono state comminate ammende per 4.000 euro", e il mancato rispetto delle normative sulla sicurezza alimentare, che ha comportato sanzioni per oltre 3.000 euro.

L’ultimo intervento. Il 2 settembre i carabinieri del Nas di Livorno, avevano disposto la sospensione immediata dell’attività di un noto fast food a Pontedera per "gravi carenze igienico-sanitarie". Durante un’ispezione di routine in materia di sicurezza alimentare, i militari avevano riscontrato "la presenza di infestanti, in particolare blatte vive e morte, all’interno dei locali di preparazione e somministrazione degli alimenti, e anche nel magazzino vicino alle celle frigorifere". E anche in quel caso, era stato richiesto l’intervento del personale dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che aveva disposto l’immediata sospensione dell’attività. Al gestore dell’attività erano state elevate sanzioni amministrative per un importo di 3.000 euro.