MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Puntare sull’equiturismo: "Pisa può esserne capitale"

La proposta di Maurizio Rosellini, presidente della rete d’imprese Final Furlong che ha salutato la partenza di cavalli e cavalieri per l’Equiraduno del Giubileo.

La partenza dell’Equiraduno del Giubileo da San Piero a Grado

La partenza dell’Equiraduno del Giubileo da San Piero a Grado

di Mario FerrariPISA"L’occasione dell’Equiraduno permette di lanciare un messaggio che vorremmo arrivasse fino in Regione Toscana: il turismo con il cavallo ha un potenziale incredibile e Pisa può essere un baricentro nazionale". Con queste parole Maurizio Rosellini, presidente della rete d’imprese Final Furlong che si propone di accrescere la conoscenza e l’avvicinamento al mondo del cavallo, ha salutato due giorni fa i cavalieri dell’Equiraduno in partenza da San Piero a Grado alla volta del Vaticano per il Giubileo. Oltre alle benedizioni, sul prato che circonda la Basilica pisana Rosellini ha fatto un appello alla Regione Toscana, affinché possa aprire un aprirsi a capire le potenzialità del turismo con il cavallo che potrebbe avere proprio a Pisa "un futuro più che roseo".

"Il settore del turismo rurale è in grande crescita - dice Rosellini a La Nazione - e in particolare l’equiturismo è una realtà in forte espansione, con un mercato che potrebbe raddoppiare entro il 2030, arrivando a 2.51 miliardi di dollari. La Toscana è per sua natura predisposta verso questa nuova realtà ma per riuscire a intercettarla serve informazione, formazione e una messa a sistema tra istituzioni e reti d’impresa in modo da creare la giusta consapevolezza sul turismo con il cavallo". Il presidente di Final Furlong spiega infatti che "il cavallo, senza necessariamente montarlo, è un attrattore di cultura, natura, veterinaria e dunque sanità, sostenibilità, mobilità e ambiente. Tanti aspetti che in Toscana trovano terreno fertile: per questo ho chiesto aiuto all’ente Parco di San Rossore per aiutarmi ad aprire un confronto con la Regione per far capire le potenzialità del settore e svilupparlo ancora di più. Iniziamo a mettere in atto percorsi di formazione sull’equiturismo per le imprese e per i fruitori, generiamo una consapevolezza sulle potenzialità e mettiamo insieme pubbliche amministrazioni e mondo imprenditoriale in modo da confezionare una proposta turistica dedicata e trasversale".

Rosellini aggiunge inoltre che proprio la nostra città potrebbe essere in prima linea per lanciare il messaggio che l’equiturismo può essere una realtà in Toscana. "Pisa è un’eccellenza tanto del turismo quanto del cavallo: ha uno degli ippodromi più famosi e belli d’Italia, il Parco di San Rossore è un panorama della biodiversità e il dipartimento di Veterinaria dell’Università di Pisa rappresenta un’eccellenza nazionale e mondiale. Un valore che - conclude - può rendere Pisa un vero e proprio baricentro dell’equiturismo in Toscana e in Italia".