
Il dottor Panattoni con il suo team
Pisa, 2 luglio 2025 – Alcune pazienti pisane hanno già potuto usufruire della miolisi a radiofrequenza, un trattamento ultramininvasivo per i fibromi uterini introdotto nei primi anni dieci del terzo millennio: l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana è uno dei centri italiani che offrono questa metodica innovativa. Gli interventi sono stati eseguiti da Andrea Panattoni, specialista dell’unità operativa Ostetricia e ginecologia 1 diretta da Tommaso Simoncini, ordinario di Ginecologia e ostetricia all’Università di Pisa.
I fibromi uterini – di cui molte donne soffrono – sono una patologia benigna comune e spesso molto invalidante. La presenza di fibromi uterini determina disturbi del ciclo, anemizzazione, dolore pelvico e infertilità. La miolisi a radiofrequenza consente di distruggere i fibromi uterini tramite una sonda che emette energia termica, riducendone il volume e i sintomi correlati, permettendo di evitare interventi chirurgici tradizionali che precedono incisioni sull’addome. Il trattamento avviene attraverso un ago introdotto sotto guida ecografica attraverso la vagina finché raggiunge il fibroma, all’interno del quale viene emessa un’energia a radiofrequenza o a microonde che ne determina la sua ablazione. La procedura dura pochi minuti e viene eseguita in anestesia locale.
Come sottolinea Simoncini: “Rispetto agli approcci tradizionali, i vantaggi sono rilevanti: assenza di dolore post-operatorio, recupero immediato, ridotto rischio di complicanze, e riduzione dei tempi di attesa per intraprendere una gravidanza per quelle donne per cui il fibroma rappresenta un ostacolo. Questa tecnica permetta anche un’ottimizzazione del turnover dei posti letto, dato che non prevede ricovero”. “Siamo orgogliosi – continua Simoncini – di essere tra i primi in Italia a offrire questa possibilità alle pazienti. Ci tengo a ringraziare Panattoni che guiderà il nostro programma di miolisi e tutta l’equipe di sala operatoria, dagli anestesisti al personale di sala, che come sempre ci segue con entusiasmo in tutte le proposte di innovazione chirurgica. Con questo intervento, l’Aoup si conferma ancora una volta centro di riferimento per l’innovazione clinica e chirurgica, offrendo cure sempre più personalizzate e all’avanguardia”.