ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Occupato il Polo Piagge: "Basta soldi alle armi"

Assemblea nazionale degli studenti per dire no ai conflitti e alle spese belliche. Il Cua: "Ci riprendiamo gli spazi: uniti contro la macchina della guerra".

L’assemblea degli studenti al Polo Piagge occupato

L’assemblea degli studenti al Polo Piagge occupato

Proseguono le mobilitazioni degli studenti universitari a Pisa. Dopo le iniziative in sostegno alla Global Sumud Flottilla, partita da Catania, e l’assalto ai binari della stazione, ieri è stato occupato il Polo Piagge dell’Università per ospitare l’assemblea nazionale studentesca "Guerra alla guerra nelle università", che proseguirà anche oggi. L’annuncio è arrivato attraverso i canali social del Collettivo Autonomo Universitario, che nella serata di venerdì ha fatto irruzione nei locali dell’ateneo. "In un contesto di guerra globale, le nostre vite risentono del coinvolgimento sempre maggiore dei nostri governi nelle politiche belliciste – scrivono gli studenti –. Mentre l’Unione Europea decide di buttare centinaia di miliardi di euro in armamenti e infrastrutture di guerra, i nostri Stati tagliano sui bisogni essenziali della popolazione. Dall’edilizia pubblica, alla sanità, all’istruzione, per i nostri diritti dobbiamo pagare un prezzo sempre più alto. Nelle università siamo costretti a velocizzare i ritmi di studio per far fronte a tasse sempre più alte, che ci obbligano a rincorrere crediti per non incappare in sovrattasse allucinanti". Al centro delle rivendicazioni c’è la guerra e il rapporto tra atenei e aziende private, "spesso coinvolte nel settore bellico, come Leonardo Spa; aziende che comprano la nostra ricerca e il nostro lavoro a prezzi stracciati, per esportare tecnologia dual-use da usare in scenari di guerra, di genocidio e di espropriazione di risorse, come avviene in Palestina", denuncia sempre il Cua. Nella serata di ieri, gli studenti hanno organizzato anche una protesta per le strade di Pisa, mentre resta alta l’attenzione sugli sviluppi della Global Sumud Flottilla italiana salpata da Catania.

"Dai lavoratori dei porti e delle ferrovie – continua la nota –, alle persone che si sono imbarcate per rompere l’assedio a Gaza, ai giovani che sabotano le fabbriche di armi in tutta Europa: bloccare tutto questo è possibile e spetta a noi farlo. Per questo, ci siamo ripresi gli spazi della nostra università, per unire le nostre forze contro la macchina della guerra". L’occupazione si inserisce tra le iniziative promosse dai movimenti antagonisti in vista dello sciopero generale indetto dall’Usb per il 22 settembre. Mercoledì prossimo, alle 18, in piazza XX Settembre, è prevista un’altra assemblea pubblica.

Enrico Mattia Del Punta