
Il momento del gol del Pisa contro l’Atalanta visto al maxischermo installato alla Nunzuatina dove tantissimi tifosi si sono riuniti per sostenere la squadra di Gilardino
di Mario Ferrari
Mentre gli ultimi raggi del sole iniziano a calare, in tutta la città si respira la tensione per quello che sta per succedere. Le strade di Borgo sono ancora più deserte del solito, eccetto per le folle a quei bar che sono sintonizzati su DAZN. E mentre i turisti ignari si fanno le foto sul lungarno dello Skyline pisano al tramonto, gli ultimi ritardatari con la cena ancora sullo stomaco arrivano alla Nunziatina, dove è stato piazzato il maxischermo per trasmettere l’evento atteso da quel 4 maggio. Oltre 500 persone si sono radunate nel giardino perpendicolare di Corso Italia per assistere al debutto del Pisa Sporting in A contro l’Atalanta. Si vede l’entusiasmo negli occhi di giovani e giovanissimi che la Serie A non l’hanno mai vista; c’è chi ha avuto modo di godersi da piccolo le ultime glorie degli anni ‘90 e adesso, mentre deve fare i conti coi primi capelli bianchi, ritorna per magia bambino; chi invece quei prati li conosce come le sue tasche e li aspettava come un Natale che tarda ad arrivare. Poi il fischio dell’arbitro spezza la tensione e comincia con un “Forza Pisa” la grande avventura dei nerazzurri in Serie A.
Ogni ripartenza dei pisani è accompagnata da un coro sempre più potente quanto più è vicina la porta avversaria, ogni occasione gol una tachicardia improvvisa, ogni fallo non fischiato un insulto all’arbitro, ogni errore una mano nei capelli e ogni tiro dell’Atalanta verso i pali di Semper un anno di vita perso. D’altronde, che i tifosi rossocrociati siano disposti a ogni sacrificio per il nerazzurro lo ricorda anche la telecronaca, citando gli appassionati che nei giorni scorsi hanno dormito davanti agli store per gli abbonamenti. E qualcuno sospira: "Io c’ero". Poi, dopo venticinque minuti di tensione, il gol del Pisa gentilmente offerto dal centrale della Dea - sempre maglia nerazzurra è - fa scoppiare l’urlo della Serie A. Volano i bicchieri, tutti si alzano in piedi, i vicini di sedia si abbracciano anche senza conoscersi, le mani si alzano al cielo. Il Pisa è in vantaggio e nei cuori dei tifosi ora si aggiunge all’euforia anche la paura. Nell’oscurità della notte alla Nunziatina, come fosse la coreografia di un concerto anni ‘90, brillano contemporaneamente qualche decina di accendini che infiammano le sigarette: il rimedio per contenere l’ansia.
Ogni volta che la Dea tocca palla si sentono i respiri affannati. Col raddoppio sfiorato dal colpo di testa di Moreo e un primo tempo finito in vantaggio, la Nunziatina inizia a crederci. Il calcio, però, non guarda in faccia nessuno e dopo neanche 5 minuti dal secondo tempo il pareggio dell’Atalanta spezza l’entusiasmo. Malgrado la difficoltà si va avanti fino alla fine. La sala rumoreggia leggendo i cinque minuti di recupero e tanti si portano le mani alla bocca o nei capelli. Si suda freddo in questa sera di fine estate e all’ultimo minuto di recupero c’è chi distoglie lo sguardo e chi trattiene il respiro. Poi il triplice fischio chesa di liberazione e una frase storica: "Abbiamo più punti del Milan".