Pisa, 15 dicembre 2022 - Emanuele Scieri morì per un trauma cervicale e poco dopo la caduta. E’ il giorno della consulente, professoressa Cristina Cattaneo, che era stata incaricata dalla procura pisana di una super perizia sui resti del 26enne parà siracusano. Per l’accusa (il procuratore Crini e il sostituto Restuccia) Lele fu ucciso da tre suoi ex commilitoni (uno è stato assolto ed è pendente l’appello) e "nonni" che lo picchiarono e lo fecero precipitare dalla torretta di asciugatura dei paracaduti della Gamerra nascondendo poi il corpo con un tavolo, da qui la contestazione di omicidio volontario per aver omesso i soccorsi.
La professionista è partita dalla prima perizia (eseguita da Bargagna e Papi all’epoca con le strumentazioni di oltre 20 anni fa). Un esame che era arrivato alla conclusione che il decesso era avvenuto 48/72 ore prima (aveva ancora la pasta nello stomaco ingerita la sera della sua scomparsa, il 13 agosto) in seguito a un trauma midollare ma più in basso di quanto constatato dai nuovi approfondimenti.
"La differenza – ha spiegato la prof in aula, davanti alla corte d’assise (presidente Dani) che deve giudicare la colpevolezza o meno dei due imputati, i due ex caporali Zabara e Panella - è nel tempo di sopravvivenza. Più è in alto il trauma, più si riducono le possibilità". Gli indumenti - evenienza già osservata durante la prima ’ispezione’ erano integri tranne che per la calza sinistra dove c’erano tre buchi. Le scarpe erano slacciate, la destra indossata, la sinistra lontana dal corpo in direzione opposta al muro della caserma.
Per questa nuova inchiesta, è stata subito eseguita una tac che "permette di non tralasciare le varie fratture, anche quelle più piccole". "Per poi capire quali siano gli oggetti che hanno provocato le tante e varie lesioni, abbiamo riesumato il corpo, guidati dalle fotografie scattate 23 anni fa. Abbiamo analizzato la cute e l’osso sottostante. Quasi tutte le cervicali erano fratturate. Scieri morì cadendo da 10 metri per quelle fratture. Quanto può essere sopravvissuto? Pochissimo. La morte per trauma cervicale è molto veloce. E, se cadendo, rimbalzò sul tavolo, ci spieghiamo anche meglio la presenza di alcune lesioni. Ne abbiamo individuate di 4 tipi: quelle post mortem, provocate dalle formiche, quelle da caduta, quelle dubbie (sono quattro,9 alle mani dove si trovano escoriazioni simmetriche sulle nocche, all’addome, alla gamba sinistra e al piede destro, quelle non da caduta che sono almeno due, al dorso del piede sinistro e una al polpaccio sinistro. Il piede - si vede - è stato penetrato in profondità, è penetrato qualcosa di sporco dell’ambiente circostante che è arrivato fino all’osso facendone saltare un pezzetto e provocando una piccola frattura. E’ stata trovata ghiaia sulla calza con tre buchi".
Molto la professoressa Cattaneo si è soffermata sulle escoriazioni presenti sulle nocche, sono compatibili con una caduta dato che sono simmetriche? La percentuale è bassa. "Abbiamo calcolato circa il 6%".
Quella di ieri era l’ultima udienza prima della fine dell’anno. Si riparte il 18 gennaio con il fratello, la mamma di Lele e la presidente della Comissione parlamentare d’inchiesta Amoddio.