ILARIA VALLERINI
Cronaca

Filmata nel bagno della facoltà: "Solidarietà alla studentessa. La sorveglianza è una priorità"

Il rettore Riccardo Zucchi sull’episodio accaduto nel bagno del Polo C di Ingegneria: "Revisione a tappeto di tutti i sistemi di telecamere. Dovremo valutare quante altre installarne e dove".

di Ilaria ValleriniPISA"La sorveglianza è una priorità". Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, è chiaro sul da farsi, a maggior ragione in seguito al caso della studentessa filmata in un bagno del Polo C del Dipartimento di Ingegneria la mattina della Luminara di San Ranieri nel corso della sessione d’esame. "Stiamo effettuando una revisione a tappeto dei sistemi di sorveglianza nelle sedi particolarmente numerose (162) e delocalizzate del nostro Ateneo. Ad oggi, si contano in totale 350 telecamere attive, di cui la maggior parte si trova all’esterno delle nostre strutture. Da una valutazione globale, abbiamo osservato che almeno una telecamera alla settimana viene danneggiata e messa fuori uso con deprecabili atti di vandalismo. Il Polo C non è dotato di dispositivi di sicurezza, anche perché l’edificio è stato di recente oggetto di parziale ristrutturazione", spiega Zucchi.

"Effettueremo una ricognizione del patrimonio edilizio universitario e delle esigenze di sicurezza, ponendo particolare attenzione alla videosorveglianza. Dovremo decidere quanti occhi elettronici acquistare e quali punti strategici selezionare, tenendo conto di due aspetti principali: dell’esborso – l’acquisto e l’installazione di una telecamera costa circa un migliaio di euro – e del tasso di danneggiamento (si parla circa di 50mila euro all’anno che vanno in fumo). Un altro fatto determinante sarà il bilancio. L’anno scorso siamo stati penalizzati con il taglio di 16 milioni e mezzo di fondi ministeriali, quest’anno dovremmo incassare qualcosa di più". Zucchi condanna duramente l’atto violento avvenuto lo scorso 16 giugno.

"Esprimo solidarietà e vicinanza alla nostra studentessa. E’ stato fondamentale che la vittima abbia denunciato in modo che le forze dell’ordine, coordinate dall’autorità giudiziaria, possano procedere per individuare il responsabile. Al momento non è escluso che possa trattarsi di un esterno. L’Ateneo potrà emettere una misura disciplinare nel caso in cui l’individuo faccia parte della nostra comunità accademica. Al momento – aggiunge il rettore – non risultano altre segnalazioni, ma ricordo che l’Ateneo ha messo a disposizione della comunità accademica lo Sportello interuniversitario pisano contro la violenza di genere con la Scuola Sant’Anna e la Scuola Normale e la figura della consigliera di fiducia a cui potersi rivolgere in qualsiasi momento. Proseguiremo nel nostro lavoro di prevenzione che passa principalmente dall’educazione e dalla costruzione di una comunità basata sul rispetto reciproco e su regole condivise del vivere civile".