GIULIA DE IESO
Cronaca

E-Team Squadra Corse, un viaggio in officina. Alla scoperta di ET-17: la monoposto pisana

La squadra dell’Università gareggerà in Portogallo in questi giorni. Siamo andati a scoprire dove e come nasce il mezzo da pista

E-Team Squadra Corse, un viaggio in officina. Alla scoperta di ET-17: la monoposto pisana

Pisa, 27 luglio 2025 – C’è un piccolo locale, a pochi passi dalla Stazione Centrale, in via Sant’Agostino. Al civico 120, un via vai di ragazzi e ragazze carica pacchi, strumenti e materiali su alcuni furgoni: destinazione Portogallo. È il “quartier generale” – o, come la chiamano loro, semplicemente l’officina – dell’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa.

Nella notte tra giovedì e venerdì, 28 dei 120 membri del team sono partiti alla volta del kartodromo di Castelo Branco, dove li attende il primo appuntamento della stagione. Un viaggio lungo, tutto su quattro ruote, carico di aspettative, lavoro e sogni che, come sempre, viaggiano con la loro vettura. Siamo andati a fargli visita, direttamente nel loro rifugio, pochi giorni prima della partenza, per conoscere da vicino una splendida realtà tutta pisana. A fare da guida tra le stanze dell’officina è la nuova Team Leader, Maria Gabriella Palomba, muovendosi con attenzione tra cavi, attrezzi e ultimi preparativi.

“La preparazione al round consiste nel caricare i nostri furgoni con tutto l’occorrente per affrontare il viaggio, il campeggio e la permanenza – spese interamente a nostro carico – sia per quanto riguarda la vettura che per i partecipanti”, spiega. “Si effettuano i controlli tecnici e sulla macchina, necessari per la validazione in gara, e si simulano le prove statiche: dalla prova di design alle scelte tecniche adottate durante l’anno, fino al Cost Report e al Business Plan. I ragazzi si preparano anche ad affrontare eventuali domande esterne, relative alla produzione e alla manifattura delle componenti, che devono rispettare in tutto e per tutto il regolamento della competizione”.

L’atmosfera è familiare e operosa: ognuno è concentrato sul proprio compito, tra ultime riunioni, pacchi da caricare e prove tecniche da completare. Il lavoro scorre in armonia, con la speranza che il giro veloce in pista ripaghi notti di lavoro e sonno perso. Ed eccola, al centro dell’officina, circondata da giovani ingegneri che ne controllano per l’ultima volta la batteria elettrica con i loro computer, montando e smontando componenti con precisione: ET-17, la nuova monoposto dell’E-Team. Accanto a lei, ordinatamente disposti, si notano i pezzi testati in galleria del vento con i rispettivi stampi e il simulatore utilizzato per le prove virtuali.

“Come ogni vettura dell’E-Team, anche questa ha richiesto nove mesi di lavoro per prendere forma”, racconta Palomba. “A inizio settembre formiamo la nuova squadra e, passo dopo passo, si creano i vari settori. Ci si iscrive alle gare, si avvia la produzione, si passa all’assemblaggio e poi ai test in pista. È un percorso lungo, ma ogni fase è fondamentale”. Gli obiettivi per la stagione? Migliorare il powertrain, ovvero il gruppo propulsore di un veicolo, comprendente motori e sorgenti di energia.

“Abbiamo completamente ridisegnato il monoscocca in fibra di carbonio, utilizzando una tecnologia più avanzata rispetto a quella dello scorso anno”, prosegue la Team Leader. “Un altro grande cambiamento è stato il rifacimento della batteria high voltage, un intervento decisivo per le prestazioni della vettura”. La prima gara, ammette, è sempre la più impegnativa: “È quella in cui emergono i problemi e si comincia a risolverli. L’anno scorso i risultati sono arrivati strada facendo, lavorando a fondo sulla vettura. Ora bisogna rodare ET-17, proprio come abbiamo fatto con ET-16. Al momento non stiamo pensando a dei risultati numerici: quello che conta davvero è che il progetto venga valutato bene, e che possa diventare una base solida da cui ripartire anche nelle prossime stagioni”. Una piccola officina, nel cuore di Pisa, che può regalare grandi soddisfazioni, rendendo reali i sogni dei ragazzi. Tutto naturalmente, con le ruote in pista e i la potenza del motore al massimo.

Giulia De Ieso