MARIO FERRARI
Cronaca

L’ateneo di Pisa è ’green’. Stop a plastica e spreco. Cibo bio e vegetariano

L’Università vara le linee guida per la sostenibilità: c’è una prorettrice dedicata. “Per noi la strategia è di primaria importanza, ma la strada è ancora lunga”

La svolta green dell'ateneo di Pisa

La svolta green dell'ateneo di Pisa

Pisa, 27 agosto 2025 – Piatti lavabili al posto dell’usa e getta, acqua microfiltrata o in vetro, menù delle mense vegetariani e con prodotti locali di stagione, tovaglie riutilizzabili e certificate. Sono solo alcune delle linee guida per la sostenibilità adottate dall’Università di Pisa per rendere gli eventi dell’ateneo più sostenibili. Dalle stoviglie alle bevande, dagli arredi all’energia, tutto è regolato da criteri stringenti: stop alla plastica, preferenza per il biologico ed equo-solidale, recupero delle eccedenze con donazioni e compostaggio. Anche personale, mobilità e comunicazione devono rispettare principi etici: contratti regolari, inclusione sociale, mezzi a basse emissioni, gadget ridotti e solo se utili.

Elisa Giuliani, prorettrice alla sostenibilità dell’Università di Pisa, cosa significano queste linee guida?

“Ogni evento - da conferenze e seminari, a momenti divulgativi e giornate istituzionali, fino alle sedute di laurea - diventerà un’occasione per diffondere buone pratiche, sensibilizzare la nostra comunità e impegnarci per spazi sempre più sostenibili, sani naturali e tutelati”.

Unipi punta molto sulla sostenibilità.

“Il rettore Zucchi per primo ha creato un prorettorato sulla sostenibilità, abbiamo una commissione ad hoc che conta circa 20 membri e vigila sulle politiche ambientali. In Toscana Unipi è sicuramente in prima linea sul tema. Peraltro...”.

Dica.

“Questo impegno è un segnale alle nuove generazioni, molto attente a questo tema, che infatti ci preferiscono”.

Lo spreco di cibo è una delle piaghe più comuni negli eventi, come gestirete le eccedenze alimentari?

“Raccomandando una gestione attenta dello spreco alimentare, prevedendo un sistema per la gestione delle eccedenze. Inoltre, chiederemo ai catering di dotarsi di family bag. In ogni caso vigileremo con cura”.

Come intendete farlo?

“Tramite degli eco-volontari per un monitoraggio a campione. Inoltre, come incentivo creeremo un premio per “l’Evento più sostenibile dell’anno“ per costruire un modello di università responsabile, inclusiva e orientata al futuro”.

Le linee guida basteranno per ridurre l’uso di coriandoli e altro durante le feste di laurea?

“Me lo auguro, anche se va riconosciuta la difficoltà di incidere sui comportamenti. Spesso, quando segnaliamo il problema dell’inquinamento non veniamo presi troppo sul serio. Le linee guida rappresentano un passo importante per promuovere una cultura più sostenibile, anche se da sole non bastano”.

Infatti non è l’unico progetto sulla sostenibilità di Unipi.

“Esatto, abbiamo abbattuto completamente il consumo di bottigliette d’acqua di plastica, passando da 280mila a 0. Poi abbiamo il progetto ‘Segnali di fumo’ per riciclare i mozziconi e combattere il fumo nelle aree esterne. All’Università di Pisa la sostenibilità è di primaria importanza, ma la strada è lunga”.