
Pierfrancesco Guidi, conosciuto in città con l’affettuoso soprannome Titi
Pescia, 3 settembre 2025 – E’ scomparso, dopo una lunga malattia, Pierfrancesco Guidi, conosciuto in città con l’affettuoso soprannome Titi, titolare della storica Conceria Guidi e Rosellini, appassionato sportivo, già presidente dell’Atletica Pescia. Alla cerimonia funebre, ospitata dalla Chiesa di San Michele, hanno partecipato in tanti, per porgergli l’estremo saluto: familiari, amici, rappresentanti del mondo dello sport e del lavoro. La sua azienda, la conceria Guidi e Rosellini, era stata fondata nel 1896, e da allora ha dato lavoro a centinaia di pesciatini, crescendo e sviluppandosi con il passare degli anni, fino a diventare un punto di riferimento a livello internazionale. La sede era in via del Giocatoio, dove erano attivi la conceria vera e propria e la parte dedicata al taglio e alla confezione delle pelli, negli anni ’80 riuscì a superare un primo momento di difficoltà, legato agli scarichi della concia; decisivo, in quella fase, fu il trasferimento di questa fase dell’attività a Santa Croce sull’Arno, lasciando a Pescia solo l’attività di confezionamento, che nel 2000, con lo spostamento dell’attività a Ponte Buggianese, si era allargata con grande successo al settore calzaturiero.
Il marchio entrò nel mondo dell’alta moda; pare che i suoi modelli siano ai piedi di tanti protagonisti del mondo dello spettacolo, musicisti rock e attori, nomi come quello di Brad Pitt. Pierfrancesco è stato un protagonista anche nel mondo dello sport: da atleta ha detenuto per tanti anni il record toscano di lancio del disco, con una misura, 50.13 metri, che all’epoca ben pochi riuscivano a raggiungere. Nel suo palmares, tanti piazzamenti importanti nelle gare nazionali, arrivando a disputare le gare per la qualifica alle Olimpiadi, senza però centrare l’obiettivo. «Iniziò a fare atletica nel vecchio campo sportivo- ricorda Vittoriano Brizzi, con il quale condivideva la passione per lo sport -lo aveva davanti casa, per lui fu facile iniziare. Ho imparato tantissimo anche da lui». A metà degli anni ’70 divenne presidente dell’Atletica Pescia, carica che detenne per tanti anni. Sportivo a tutto tondo, si è avvicinato anche al tennis. «Una grande persona- lo ricorda il cugino Oreste Giurlani -un amico, un grande imprenditore della nostra città con che produceva un prodotto unico. Lo voglio ricordare nei momenti belli di lavoro, di coinvolgimento dei dipendenti e amici». Pierfrancesco lascia la moglie Grazia, la sorella Fernanda e tre figli Riccardo, Angelica e Ruggero.