
Paolo Giorgi, vicepresidente di Coldiretti Pistoia
Grano con rese e qualità in crescita, mais penalizzato dal caldo estivo, fiducia per la raccolta dei girasoli. “La campagna agricola in Valdinievole si presenta a luci e ombre, con i cereali che hanno reagito in maniera diversa alle condizioni climatiche di quest’anno – piega Coldiretti Pistoia–. Buoni risultati economici per le aziende che hanno aderito alle filiere di Cai, i Consorzi agrari italiani. L’intervento preventivo della polizia provinciale ha limitato (ma comunque ci sono stati) i danni alle colture di tortore e piccioni. Le alte temperature continuano a penalizzare le rese del mais, che spera almeno di limitare i danni da aflatossine".
Nonostante un inverno piovoso che ha ridotto le superfici seminate per qualche azienda, il raccolto di grano tenero è stato buono sia in termini qualitativi che quantitativi. Grano tenero utilizzato dai pastifici.
Molto positivo l’andamento per le aziende che hanno aderito alla filiera di Cai. Il girasole si prepara alla raccolta nei prossimi giorni, la stagione si annuncia promettente. Una buona semina, unita a interventi preventivi contro tortore e piccioni, coordinati dalla polizia provinciale, ha permesso di proteggere le piante e salvaguardare la calatide e i preziosi semi. Il caldo di giugno non ha compromesso lo sviluppo e le rese appaiono in crescita. Grazie anche in questo caso alla possibilità di aderire all’accordo di filiera con Cai, i produttori si attendono prezzi e soprattutto margini crescenti.
Situazione più complessa per il mais. Seminato a metà aprile, ha risentito del caldo intenso di giugno e luglio, che ha rallentato lo sviluppo della pianta e inciso negativamente sulle rese stagionali. Il raccolto destinato al biogas è iniziato. Nelle prossime settimane sarà la volta della trebbiatura per uso zootecnico (in cui la Valdinievole è specializzata).
Le alte temperature hanno influito pesantemente sullo sviluppo delle piante: e senza le piogge di fine estate le quantità sarebbero state ancora più ridotte.
In vista del raccolto, resta forte la preoccupazione per il tasso di aflatossine, micotossine prodotte da funghi, che contaminano cereali e lo rendono inadeguato all’uso, Nel 2024 colpì il 95% del raccolto. Un disastro per i produttori.