DANIELE ROSI
Cronaca

Provincia più povera. Calano le assunzioni. Edilizia e commercio i settori più colpiti

Persi 900 posti in un anno, trend negativo anche nei primi 3 mesi del 2025. Leggero rialzo per il settore agricolo, stabile il comparto del marmo. Dati raccolti dai Centri per l’impiego e forniti dalla Cisl Toscana nord. .

Il settore dell’edilizia è quello che ha perso più personale nell’ultimo anno

Il settore dell’edilizia è quello che ha perso più personale nell’ultimo anno

Calano le assunzioni nella provincia di Massa-Carrara. Il trend negativo, con gli ultimi dati forniti da Cisl Toscana nord e raccolti dal Centro per l’impiego della Regione sistema integrato lavoro, indicano chiaramente la necessità di una strategia condivisa per il rilancio occupazionale, che da tempo il territorio richiederebbe. Andando più nel dettaglio con qualche macro dato, per inquadrare meglio il contesto locale, i numeri più recenti sull’occupazione a Massa Carrara raccontano chiaramente di un segno meno. Nel 2023, infatti, le assunzioni totali erano state 32.811, mentre nel 2024 sono scese a 31.768. Una diminuzione di quasi ben 900 posti, che non può essere liquidata come una semplice oscillazione statistica, ma che conferma una tendenza strutturale di fragilità del mercato del lavoro locale. Si tratta delle assunzioni a vario titolo, acquisite ovviamente al netto delle cessazioni, comparando il primo trimestre 2024 con il primo trimestre di quest’anno.

I settori più colpiti risultano l’edilizia, il commercio, gli alberghi e i ristoranti, oltre al contenitore statistico ‘altro’, che raccoglie voci eterogenee. Notevole il calo nel settore edile, con una percentuale di assunzioni scesa da 739 a 610 persone, con una perdita del 17,4 percento, così come importante pure il segno negativo di 20,6 punti percentuali nel turismo, passato da 1267 assunti a poco più di 1000. Altri dati in calo, seppur in misura minore, si registrano nel commercio, in discesa del 9,5 per cento, trasporti e magazzinaggio e nella categoria ‘altro’ che raccoglie una serie di lavori non esattamente contestualizzati in macro categorie, dove il calo è addirittura del 61,2 per cento.

Numeri in leggero rialzo invece per il settore agricolo, industriale, della pubblica amministrazione, istruzione e sanità e servizi alle imprese, con una crescita che si assesta tra il 5 e 6 per cento. In settori in difficoltà, come turismo e servizi, l’occupazione mostra comunque segnali di tenuta, ma con contratti stagionali o precari. Il marmo non genera filiera: al ‘monte’ il dato resta sostanzialmente stabile, seppur in lieve calo, intorno alle 650 assunzioni, rispetto alle 700 precedenti.

Le fasce più deboli restano giovani e donne, con gli over 50, in uscita da crisi aziendali, che rischiano di rimanere ai margini senza politiche di ricollocazione efficaci.

"Il dato che emerge – sottolinea la segreteria Cisl Toscana nord – è che Massa-Carrara sta perdendo occasioni di sviluppo e non attrae investimenti. Se non si interviene con una strategia chiara, rischiamo un lento impoverimento del territorio, con meno lavoro e meno futuro per le nuove generazioni". A questo proposito, la Cisl Toscana nord propone investimenti su formazione e riqualificazione professionale, in particolare sui nuovi profili richiesti dalla transizione digitale ed ecologica, oltre a una politica industriale mirata per rilanciare il lapideo in chiave sostenibile e innovativa, attraendo infine nuove imprese utilizzando in modo oculato le aree rimaste disponibili.