NATALINO BENACCI
Cronaca

Frena la domanda di lavoro delle imprese. Sempre più difficile trovare operai specializzati

Il rallentamento dei cantieri legati al Pnrr e la fine degli incentivi fiscali pesano per manifatturiero e costruzioni. I dati della Camera di Commercio

La mappa dei dati relativi ad agosto 2025 della Camera di Commercio

La mappa dei dati relativi ad agosto 2025 della Camera di Commercio

Brusca frenata ad agosto in provincia per la domanda di lavoro da parte delle imprese. Un -11% rispetto allo stesso mese del 2024: 930 assunzioni previste contro le precedenti 1.040. Un’inversione di tendenza, lo scorso anno si era registrato un incremento del 10%. Le imprese del territorio segnalano difficoltà di reperimento nel 52% dei casi, due punti percentuali in meno rispetto al 2024 ma sempre oltre la media nazionale (46%). La principale causa di questa difficoltà resta la carenza di candidati disponibili (30%), in calo di 4 punti percentuali rispetto ad agosto 2024. Al contrario, cresce la quota di imprese che lamentano una preparazione inadeguata dei profili disponibili: salita dal 15% al 18%.

La maggior parte delle assunzioni continua a essere proposta a tempo determinato (66%), con un +5% rispetto al 2024. Seguono i contratti a tempo indeterminato (16%), l’apprendistato (6%), la somministrazione (6%). Quanto all’età dei candidati, il 32% delle assunzioni è rivolto a giovani under 30, mentre il 47% è indirizzato a lavoratori con più di 30 anni; per il restante 21% delle posizioni le imprese non sono indicate preferenze di età. La domanda di giovani è in leggero calo (-2 punti percentuali) rispetto all’agosto precedente. Analizzando la domanda per titolo di studio, la quota maggiore di assunzioni interessa i lavoratori con qualifica o diploma professionale, pari al 40% delle entrate (circa 370 unità), seguiti dai diplomati di scuola secondaria superiore, con il 27% del totale (circa 250). I laureati rappresentano il 7% delle richieste (circa 60 unità), mentre per il 26% delle assunzioni (240 unità) è ritenuta sufficiente la sola scuola dell’obbligo. Delle quasi mille entrate in programma ad agosto 2025, il 67% (620 unità) interessa i servizi e il 33% (300 unità) l’industria. Manifatturiero e public utilities vedono una riduzione di 50 ingressi (-19%) e il calo è ancor più marcato nel settore delle costruzioni, che perdono 40 unità (-33%). Anche nei servizi una flessione, seppur più contenuta: rispetto a un anno fa c’è un calo del 6% (-40 unità). A sostenere in parte il comparto è il turismo (alloggio e ristorazione), il settore con il maggior numero di assunzioni del mese (230 unità, pari al 25% del totale provinciale), che segna un incremento del 15% rispetto ad agosto 2024. Ma si osservano cali negli altri comparti: il commercio programma 110 assunzioni (-8%), i servizi alle imprese 140 unità (-13%), mentre i servizi alle persone segnano la contrazione più forte, con 140 ingressi previsti rispetto ai 180 dell’anno precedente (-22%). Tra i grandi gruppi professionali, ad agosto le difficoltà di reperimento più elevate si riscontrano tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine. Le imprese segnalano forte difficoltà nel trovare 40 operai per l’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche, difficili da trovare nel 97% dei casi. Situazione simile nel settore manifatturiero: difficili da reperire 8 meccanici riparatori su 10 (su un totale di 40 assunzioni previste), così come oltre la metà dei 40 saldatori richiesti. La quota più elevata di assunzioni interessa la ristorazione - richiesta di 220 unità e una difficoltà di reperimento comunque significativa (45%) - Salgono al 52% le difficoltà nel trovare 60 addetti alle vendite richiesti dalle imprese.