
Il legale Alessandro Ravani
Era stata accusata di appropriazione indebita, di falsità commessa da privato in atto pubblico e di detenzione illegale di armi dalla sorella. La remissione tacita della querela ha però permesso di mettere una parola fine a una questione di eredità che si stava trascinando da anni. La donna, residente a Massa, difesa dal legale Alessandro Ravani, è stata assolta da tutti i reati. La Procura di Genova aveva chiesto 8 mesi per la detenzione illegale di armi, l’assoluzione per gli altri capi di imputazione.
Quando si sono presentati i carabinieri alla sua abitazione, la donna ha consegnato ai militari spostaneamente 35mila euro in contanti, alcuni gioielli di famiglia, e un vecchio fucile. I carabinieri erano intervenuti su impulso della sorella della donna che, a suo dire, la accusava di essersi appropriata dei beni lasciati dal padre.
Durante le udienze però, la difesa è riuscita a dimostrare l’innocenza della donna. In particolare la difesa è riuscita, dopo alcuni tentativi, a trovare una soluzione condivisa, ovvero una transazione tra le due sorelle, in cui le parti in causa avevano provveduto alla divisione “concordata” dei beni facenti parte dell’asse ereditario, rinunciando alle reciproche pretese, di natura giuridica, personale ed economica. Per quanto riguarda invece la detenzione dell’arma, un vecchio fucile da caccia doppietta calibro 12, il giudice non ha ravvisato particolare punibilità. L’arma è stata comunque confiscata.