STEFANO GUIDONI
Cronaca

"Penso che la scuola sentirà la mancanza dei sorrisi di noi fratelli"

La lettera di Castellani: "Mi avete regalato una flebo di vitalità"

L’accoglienza di genitori e alunni a fratel Alberto Castellani di ritorno a Massa dopo un mese di volontariato ad Acireale

L’accoglienza di genitori e alunni a fratel Alberto Castellani di ritorno a Massa dopo un mese di volontariato ad Acireale

Non potendo salutare di persona tutti coloro con cui ha condiviso 14 anni di insegnamento a Massa, fratel Alberto Castellani scrive: "Un grazie sincero a tutti – scrive il lasalliano – per me è stata un’esperienza bella e arricchente con i confratelli, i colleghi, le famiglie e soprattutto con alunne e alunni, che con la loro semplicità e limpidezza mi hanno regalato ogni giorno una flebo di vitalità, che mi ha consentito di arrivare a 76 anni senza accorgermene, ricevendo molto di più di quanto abbia dato".

Riguardo alla congregazione dei lasalliani "purtroppo dopo 166 anni verrà chiusa. Ho vissuto giorni sereni con i confratelli Gian Piero Salvai, Marco Lazzarotti, Domenico Laiolo e Celestino Rapuano, solo per citarne alcuni. Oggi le scuole si impoveriscono di fratelli e si arricchiscono di laici, i primi votati alla missione, i secondi associati. Anche la San Filippo Neri sentirà la mancanza del sorriso di noi fratelli, segno di serenità e richiamo per tanti ex alunni".

Castellani non nasconde il fatto che avrebbe voluto finire il percorso scolastico. "Avrei voluto concludere il ciclo scolastico con gli alunni con cui ho iniziato quattro anni fa – dice infatti –. Bastava rimandare di un anno la partenza ma a quanto pare non è stato possibile. Papa Francesco parlando di discernimento ricordava tre qualità: testa, cuore e mani, ovvero, ragione, sentimento ed esperienza. Spero che sia andata così. La lasallianità e il carisma del fondatore Giovanni Battista De La Salle, non basta proclamarli, vanno vissuti ogni giorno costruendo una comunità scolastica fondata sul rispetto".

"Da Massa – conclude fratel Alberto – porto con me le Alpi Apuane dove mi sono arrampicato come una capretta tibetana, i colleghi e le colleghe di scuola, in particolare la ex coordinatrice Giuliana Oresi, un’autentica lasalliana, l’ironia tipica dei massesi, finché non li si provoca perché capaci di mettere in piedi un comitato raccogliendo oltre quattrocento firme e spopolando su giornali e social. Conservo la stima, l’amicizia e l’affetto di piccoli e grandi, resta il rammarico di non essere riuscito a piacere a tutti ma ho nel cuore i volti gioiosi di quei bambini che hanno riempito le aule San Filippo Neri insieme ai genitori e ai colleghi con cui ho condiviso fatiche e gioie. Vi aspetto ad Acireale – è l’arrivederci di fratel Alberto – dove mi è stata affidata una seconda classe della scuola primaria. Un ritorno a casa nell’istituto San Luigi, dove ho trascorso ventitré anni, forse i più felici della mia vita.

SteG.