
La presidente dei Paladini Apuoversiliesi, Orietta Colacicco, che da anni si batte per la spiaggia apuana
"Un buon passo avanti". Così i Paladini Apuoversiliesi, impegnati da anni nella battaglia per difendere la spiaggia apuana e versiliese all’indomani dell’ordine del giorno dell’onorevole della Lega Andrea Barabotti (in accordo con il collega di Fd I Alessandro Amorese) sul porto di Marina di Carrara, che é stato accolto in Parlamento. "Un passo avanti – afferma la presidente dell’associazione Orietta Colacicco – per la tutela ambientale ed economica della costa apuoversiliese. Esaminandolo, si può pensare che il tanto temuto prolungamento del molo di sopraflutto di 450 metri ideato per l’arrivo delle navi da crociera di grandi dimensioni sia stato accantonato, anche perché, come avevamo già sottolineato in base alle indicazioni del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, non é possibile l’ingresso in porto di navi superiori a 285 metri, mentre quelle grandi hanno una lunghezza di 330-360 metri. Sarebbe quindi un’opera costosa, quasi 500mila euro, e non rispondente al mercato, oltre che estremamente pericolosa perché porterebbe un incremento esponenziale dell’erosione, con danni irreversibili per tutta la costa".
"I Paladini – continua – sono lieti di essere stati ascoltati con attenzione dal deputato Barabotti come da tanti ’attori’ interessati al porto e si augurano di proseguire questo dialogo. Dobbiamo però essere vigili perché per prima cosa nell’ordine del giorno si parla di attivare un tavolo tecnico per approfondire, sentiti i Comuni interessati, gli impatti erosivi delle opere previste a mare con i migliori strumenti disponibili, valutando anche eventuali soluzioni progettuali alternative e/o misure di compensazione idonee. Noi siamo contrari alle compensazioni, perché non si può compensare un danno che si farà, bisogna compensare, e certamente, il danno che é già stato provocato dal porto, sollecitando il fenomeno. Bisognerà vigilare sui tempi necessari per rivisitare il Piano regolatore portuale, o rieditarlo completamente, con tutte le nuove fasi approvative del Comitato interno, di Vas ed eventualmente di Via. Tempi lunghi, che il problema erosione non può aspettare".
"Abbiamo visto proprio in questi ultimi giorni – conclude Colacicco – che la costa apuana è al lumicino, non c’é proprio lo spazio fisico per accogliere i turisti, che vuol dire sofferenza sia per il bagno che per gli alberghi e per tutta la filiera. Bisognerà agire su due piani paralleli porto ed erosione su cui é fondamentale accelerare. Quanto ai dragaggi in porto, che non si fanno da cinque anni, saranno gli scienziati a dire se possono essere utilizzati per il ripascimento. Dai primi riscontri sembrerebbe di no, perché quella sabbia va portata al largo. Notiamo infine con piacere che Barabotti ha coinvolto anche l’onorevole Alessandro Amorese, segno di sensibilità al problema. Noi Paladini ci adopereremo per trovare un momento di contraddittorio con tutti gli ’attori’ del porto e dell’economia turistica, e inizieremo col chiedere un incontro con il nuovo commissario dell’Autorità portuale Bruno Pisano".