
Alessio Giorgieri (Osteria del mare) e Dario Palagi. (bagno Nando). In alto, Daniele Tarantino davanti al ’lavarone’
Con il bel tempo di questi giorni, possiamo dire che la stagione balneare è iniziata. Ma tante sono le criticità e le preoccupazioni espresse da alcuni balneari della zona di Poveromo, costretti a dover fare i conti con i pochi metri di spiaggia rimasti. E non solo: la zona non è curata e montagne di ’lavarone’ occupano la spiaggia libera da oltre un mese e mezzo, con odori nauseabondi e pessima immagine per chi si ferma ai ristoranti sul mare. "I clienti si lamentano – spiega Alessio Giorgieri, titolare dell’"Osteria sul mare" – e se ne vanno. Non è possibile lasciare una zona turistica in queste condizioni". Montagne di ’lavarone’ che portano sporcizia, insetti, roditori; rifiuti che sono lì, a fermentare sotto il sole.
Altro problema, e non di poco conto, è l’erosione che avanza: "Siamo molto preoccupati perché, ad oggi, da cinque file di tende ne abbiamo messe tre – va avanti Giorgieri –: il mare avanza e porta via. Siamo al limite, nonostante il mare sia calmo, ma se viene una mareggiata l’acqua ce la ritroviamo dentro il locale. Non è possibile affrontare la stagione con queste incertezze. Quando pensano di risolvere il problema una volta per tutte? E ora quando ce la portano la sabbia? A metà stagione con i clienti in spiaggia? Non è che con qualche camion di sabbia si possa risolvere la situazione, ma questo ci consente di poter partire con maggior tranquillità, di poter lavorare almeno un paio di mesi".
Sulla stessa linea Dario Palagi, titolare dell’adiacente Bagno Nando: "Basta spostarci verso Cinquale e Forte dei Marmi ed è tutta un’altra musica – aggiunge –. Possibile che qua non riusciamo a mantenere il decoro e a far crescere la cultura della spiaggia? Non ci sentiamo tutelati. Tutti gli anni ci ritroviamo a lottare per lo stesso problema, ma è sempre peggio, di fronte a un litorale che presenta un dislivello alto un metro, con 30 metri di spiaggia in meno. I clienti si lamentano. Vengono, vedono la situazione e se ne vanno. Speriamo nell’attivazione dei progetti previsti, ma la spada di Damocle è l’allungamento del porto. Si va avanti con interventi tampone e dai 300 metri di spiaggia iniziali siamo rimasti con 40 metri. C’è da fare qualcosa per poter avviare la stagione con maggior serenità – commenta con non poca amarezza –. Nella zona centrale di Marina sono stati eseguiti interventi e le cose sono migliorate. Speriamo che anche per il lotto del pennello 5 e pennello 6 si muova qualcosa, perché c’è davvero bisogno". I lavori di ripascimento e di rafforzamento di pennelli e scogliere è già partito in altre realtà limitrofe e i due titolari auspicano che presto, prima dell’arrivo dei vacanzieri, si programmi un intervento tampone anche in quella zona critica da loro descritta, in risposta alle esigenze del turismo balneare.
Era presente anche il consigliere comunale del Pd, Daniele Tarantino, al quale i balneari si sono rivolti: "Purtroppo ogni anno, in questo periodo, tornano gli stessi problemi: dall’erosione alle montagne di ’lavarone’ ammonticchiato nelle spiagge libere. Mi farò portavoce delle istanze presentate dai balneari – ha concluso Tarantino – per arrivare a una soluzione in tempi celeri".
Angela Maria Fruzzetti