MONICA LEONCINI
Cronaca

La terra dei 100 castelli. Un patrimonio condiviso per conquistare i turisti

Il territorio provinciale unito con l’Istituto Valorizzazione e la ‘coop’ Sigeric. Un lungo weekend di aperture straordinarie di antichi forti pubblici e privati.

La terra dei 100 castelli non è più solo uno slogan e la loro apertura sta diventando una realtà. Dopo anni di progetti, incontri, convegni e antichi manieri desolatamente chiusi ai visitatori, la collaborazione tra appassionati di storia e cultura locale sta dando i suoi frutti, con aperture straordinarie di fortificazioni e dimore in tutta la provincia. E così la Lunigiana fa scoprire il suo splendido patrimonio, troppo spesso dimenticato e riconosciuto soprattutto da chi la visita per la prima volta.

Le aperture, programmate per il 19, 20, 21 settembre, sono state precedute da un press tour: molti giornalisti locali e provenienti da tutta Italia sono stati invitati per vedere da vicino i luoghi protagonisti dell’evento, castelli e dimore della Lunigiana e della Riviera Apuana. Se la Lunigiana è da sempre definita la terra dei cento castelli, sono serviti molti anni per concretizzare aperture e visite guidate. Eppure Tripadvisor, la piattaforma di viaggi più grande del mondo, ha uno spazio per i nostri castelli e segnala i più belli: Malaspina di Fosdinovo, il Piagnaro di Pontremoli, la Brunella di Aulla e Malgrate di Villafranca, oggi chiuso.

Bisogna fare un passo indietro di oltre 40 anni per vedere muovere i primi passi alla valorizzazione dei manieri lunigianesi. Era stato l’onorevole Valdo Spini, nel settembre 1980, a presentare la proposta di legge chiamata ‘Norme per la salvaguardia, il restauro, la valorizzazione dei castelli e dei luoghi fortificati della Lunigiana Storica’, poi un convegno al Comune di Aulla pubblicato in “I castelli della Lunigiana“. Dopo una riunione al Ministero dei Beni culturali con tutte le autorità interessate per recepire i contenuti della proposta di legge non in una legge speciale, in uno dei Progetti da finanziare sul Fio (fondo investimenti occupazione). Quindi l’approvazione del progetto Fio e il restauro di sei castelli: Malgrate, Malaspina di Massa, Lusuolo, Terrarossa a Licciana Nardi, Brunella di Aulla e Piagnaro di Pontremoli diventato Museo delle Statue Stele. Più recente il progetto della Rete dei Castelli in Lunigiana che puntava a inserirli nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Custodi inaspettati della ‘Terra di Mezzo’ che dall’alta Toscana si incrocia con Liguria ed Emilia-Romagna, i castelli sono fattore unificante essenziale per il territorio che unisce costa e Lunigiana. Per questo, Istituto Valorizzazione Castelli e Cooperativa di Comunità Sigeric, in collaborazione con i Comuni della Provincia e delle Comunità di Ambito Turistico di Lunigiana e Riviera Apuana, hanno scelto di organizzare l’evento ‘La Terra dei 100 Castelli’ dal 19 al 21 settembre, in un’esperienza di rete e scoperta. L’obiettivo è promuovere il territorio attraverso il patrimonio che più di ogni altro lo caratterizza e identifica.

"E’ un prodotto turistico strategico – commenta Cinzia Nicolini di Sigeric –, un’occasione unica per visitare in un solo fine settimana numerosi luoghi pubblici e privati della provincia". "E’ la possibilità – chiude il presidente dell’Istituto Valorizzazione Castelli, Emanuele Bertocchi – di trasmettere appieno il sentimento di attaccamento alla terra, un’immersione privilegiata nel patrimonio condiviso: nella storia di Massa-Carrara".

Monica Leoncini