DANIELE ROSI
Cronaca

La rabbia dei cittadini di Avenza: "Miasmi insopportabili dal Cermec. Ignorata la petizione con 900 firme"

Il comitato sulle barricate a causa delle folate di vento che arrivano la sera dall’impianto di rifiuti "Il governatore Giani si impegnò a risolvere il problema poi il nulla... Silenzio anche dalla politica locale".

Miasmi insopportabili che provengono dal Cermec. La segnalazione arriva dal comitato Avenza si R-Esiste, lamentando una situazione avvertita in modo pesante pochi giorni fa, da sabato scorso per la precisione, con odori che sono facilmente percepibili sia nella frazione di Avenza che in aree vicine. Ma quello che resta di più amaro in bocca sono le 900 firme che vennero raccolta dai residenti per trovare una soluzione al fenomeno che ogni anno si presenta e si intensifica con l’aumento delle temperature estive, che costringono chi vive nei paraggi a chiudere le finestre e stare al caldo, oppure tenerle aperte e sorbirsi i miasmi del Cermec.

"Proprio quando il caldo inviterebbe ad uscire, per una passeggiata, un aperitivo, una cena nel balcone o giardino di casa - spiega il comitato - i residenti sono costretti a stare in casa, con tanto di infissi chiusi. A chi dice che succede da sempre, oppure se non ricordiamo le serate con gli odori della Farmoplant, rispondiamo che assolutamente questa cosa non ci consola, ed è una situazione inaccettabile. L’odore è talmente disgustoso da far star male le persone più sensibili e se una cosa puzza così tanto, non può certo essere una boccata d’aria buona. Un ennesimo biglietto da visita pessimo per i pochi turisti, ma il turismo da noi è una delega in cui nessuno ha mai creduto".

Il comitato si dice inoltre stupito del silenzio dell’amministrazione, nonostante sui social ci siano state diverse segnalazioni e lamentele da svariati concittadini. "Nessuna risposta e nessuna rassicurazione - proseguono - come nel caso del ‘terremoto artificiale’ di metà luglio. Anche in quel caso tutti zitti, liberi di pensare al peggio, perché tanto al meglio non ci siamo proprio abituati. Ci rivolgiamo ai nostri amministratori locali perché ci diano risposte certe, siamo stanchi di respirare di tutto e vedere negli anni ammalarsi troppe persone, fosse anche di semplici, ma non troppo, crisi respiratorie croniche".

L’ingegner Giovanni Giromella, membro attivo del comitato, proprio qualche anno fa con alcuni cittadini ed esponenti politici locali, supportati da una petizione con circa 900 firme, si recò a Firenze per esporre il problema all’allora Presidente regionale Enrico Rossi, venendo ricevuto proprio da Eugenio Giani alla vigilia della sua candidatura. "In quell’occasione Giani garantì che avrebbe risolto il problema delle esalazioni Cermec - precisa il comitato - dando la sua parola. Passano gli anni, addirittura tutto il mandato, ma Giani nulla ha fatto per il problema. Lo riteniamo strano, vista che lui è attento alle questioni locali, tipo ambiente cave e sanità, per fare solo due esempi. Ma d’altra parte si sa, in campagna elettorale le cose si promettono, ma poi le porta via il vento, nauseabondo, in questo caso".