ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Murlungo, ’Avenza resiste’ lancia l’allarme: "Diciotto operai rischiano il posto di lavoro"

Se l’esproprio dove sorgeranno gli alloggi popolari dovesse riguardare anche lo storico laboratori della cooperativa Lagomarsini

Se l’esproprio dove sorgeranno gli alloggi popolari dovesse riguardare anche lo storico laboratori della cooperativa Lagomarsini

Se l’esproprio dove sorgeranno gli alloggi popolari dovesse riguardare anche lo storico laboratori della cooperativa Lagomarsini

Diciotto operai rischiano di restare senza lavoro se l’esproprio in zona Murlungo, dove sorgeranno i nuovi 28 alloggi popolari, dovesse riguardare anche lo storico laboratorio di marmi della cooperativa Lagomarsini, unica vera via di accesso per i mezzi pesanti che dovranno costruire i palazzi. Un allarme emerso durante la conferenza stampa organizzata dal comitato Avenza Si Re-siste ieri mattina nella sede di via Sforza. Durante l’incontro organizzato per parlare della questione dei 28 nuovi alloggi popolari al Murlungo sono intervenuti Michela Pinelli e l’avvocato Antonio Battolla, due attivisti del comitato che hanno annunciato che il loro organismo si farà carico delle spese per nuove analisi su quei terreni, probabilmente inquinati da cromo esavalente rilasciato dalle industrie chimiche presenti nell’area fino agli anni Ottanta.

"È da subito parsa assurda la dislocazione del progetto di nuovi alloggi dalla ex colonia Vercelli all’area Sin del Murlungo - ha detto Pinelli -. Il nostro comitato ha ribadito in più occasioni che un intervento da 6milioni di euro in quella zona di Marina avrebbe portato da subito al recupero di un bene pubblico abbandonato, ma soprattutto avrebbe consentito a famiglie in stato di bisogno di abitare in una zona confortevole e con nelle vicinanze tutti i servizi, prerogative alla base di una logica che il sociale dovrebbe fare propria. Però sembrerebbe che l’amministrazione comunale in occasione di una successiva assemblea Erp del 2024, la prima era stata nel 2023, abbia sostituito il progetto con il Murlungo, zona ritenuta dalla stessa amministrazione comunale più adatta al progetto". Quindi il passaggio dell’intervento del comitato nell’ultimo consiglio comunale.

"Un consiglio comunale disarmante dove l’intervento dell’avvocato Antonio Battola non è stato ritenuto degno di una sola parola o replica o giustificazione da parte del primo cittadino - va avanti Pinelli -, ma neppure di uno sguardo. Abbiamo poi trovato disdicevole la risposta dell’assessore Moreno Lorenzini, che dopo l’infelice battuta sul fatto che noi non volessimo le case popolari, ha provato a salvare il progetto con farraginose giustificazioni, ben smontate dagli interventi dei consiglieri comunali Maria Mattei, Andrea Vannucci e dalle immediate proteste dei cittadini.

Il comitato si chiede "a chi giova questa operazione, di cementare ulteriormente una zona già fragile e critica sotto molti aspetti?", mentre l’avvocato Battolla ha messo l’accanto sull’urgenza di "mettere mano alle bonifiche una volta per tutte - ha detto -, è inutile spostare il terreno inquinato per costruire questi nuovi alloggi e poi lasciare sotto tutto così come è".

"Il sindaco dopo aver attaccato il presidente Erp Luca Panfietti, anche da lei recentemente rieletto - conclude Pinelli -, attribuendogli responsabilità non di sua competenza e vanificate dallo stesso ruolo ricoperto da chi ha proposto tale progetto, rimbalza la colpa sulla maggioranza, che avrebbe in tal senso deciso. Poi il Pd, che di fatto prende le distanze da questa decisione, mettendo in risalto che poi questo progetto del Murlungo posava oltre che su un terreno non molto sano anche su fondamenta decisionali non solide".

Alessandra Poggi