REDAZIONE MASSA CARRARA

Murlungo, interrogativi sui terreni. Mirabella: "Sindaca isolata da tutti"

La FIals domanda di chi sia l’area che dovrà essere espropriata. L’opposizione chiede le dimissioni di Arrighi

"Isolata, delegittimata e travolta da vicende che rivelano inadeguatezza". Così il consigliere Filippo Mirabella interviene sul caso del Murlungo e così definisce l’attività amministrativa di Serena Arrighi. Parlando di una difesa inadeguata dell’assessore all’Ambiente Moreno Lorenzini e attaccando il presidente di Erp Luca Panfietti "che ha scaricato tutta la responsabilità della pessima scelta sulla Arrighi", Mirabella ipotizza "un gioco di potere interno al centrosinistra. Una vendetta politica? Ma la critica più pesante è arrivata dai sindacati scesi in campo contro il progetto Murlungo. Un segnale politico clamoroso, perché proprio la Cgil, fino a poco tempo fa condivideva l’indirizzo politico di Arrighi. Ora invece, anche Del Vecchio ha preso le distanze e la sinistra, che un tempo la sosteneva, oggi le volta le spalle". Poi Mirabella parla del colpo di grazia via social sul battibecco fra Fabrizio Volpi e Simone Caffaz, dove la sindaca è intervenuta pubblicamente, prendendo le difese di Caffaz suscitando gli attacchi del Pd in difesa dello stesso Volpi. Da qui la richiesta di dimissioni di Arrighi "così da permettere a Carrara di intraprendere un percorso di rinnovamento e di crescita".

Sull’argomento interviene anche la segreteria provinciale Fials che contesta "la costruzione di case popolari in una zona isolata, con terreni inquinati, vicini alla ferrovia. Quando si poteva recuperare la Colonia Vercelli". La Fials si domanda "come mai questa amministrazione è così concentrata sul consumo del suolo pubblico e non sul recupero e cita come esempio il monoblocco dove, con la scusa dell’antincendio, si spendono soldi per container e per una palazzina nuova lasciando andare in degrado l’esistente". In merito alla costruzione del complesso del Murlungo, la Fials chiede di chi siano i terreni da espropriare".