
Una delle numerose opere che abbelliscono il parco di Villa Massoni
Dopo un lungo periodo di silenzio, Villa Massoni torna alla ribalta della cronaca politica. La mozione in Regione del consigliere Pd Giacomo Bugliani, finalizzata a salvare e restituire alla collettività un bene storico in stato di abbandono, è stata approvata lunedì alla commissione cultura in consiglio regionale. Inoltre, dopo la proposta del Pd di Massa di una raccolta di firme affinché il bene entri nel patrimonio comunale, anche il Partito repubblicano, che in campagna elettorale aveva tra le priorità l’acquisto da parte del Comune di Villa Massoni, sollecita l’acquisizione del bene. In ballo c’è infatti un patrimonio dell’identità del territorio, anche se intere generazioni di massesi non sanno neppure cosa sia visto che da oltre 30 anni non ospita manifestazioni pubbliche. Considerata l’impossibilità, da parte della proprietà, i Casonato, di sostenere le spese di risanamento, a febbraio è stato avviato l’iter per la vendita all’asta del complesso, che il Tribunale ha fissato per il 15 ottobre con un prezzo base di 3,5 milioni.
Intanto il caso di Villa Massoni è sbarcato in Regione con il “sì“ alla mozione di Bugliani. "Sono soddisfatto – dice – per questo segnale concreto di attenzione verso un bene storico oggi in stato di profondo degrado. L’obiettivo è attivare le istituzioni per tutelare e valorizzare un luogo simbolico della nostra memoria collettiva. Un tempo conosciuto come Villa di Volpignano o della Rocca, il complesso versa nel degrado a causa dell’assenza di interventi di manutenzione e restauro, e aggravato da atti di vandalismo e furti. Per questo ho sollecitato la Regione ad attivarsi pomuovendo un tavolo istituzionale alla presenza del ministero e degli enti locali per valutare un impegno pubblico finalizzato all’acquisto di Villa Massoni".
Impegno che il Partito repubblicano aveva inserito nel suo programma alle ultime amministrative, "al fine di creare una sinergia tra tutte le eccellenze del territorio – castello Malaspina, Palazzo Ducale, Villa Rinchiostra, teatro Guglielmi, Museo Diocesano – nella prospettiva, tra l’altro, di candidare Massa a capitale della cultura 2028 per i 300 anni della nascita di Pier Alessandro Guglielmi". "Siamo favorevoli all’invito del Pd – scrive la sezione ’Mazzini’ – di acquisire la proprietà di Villa Massoni per evitare che cada in mani private con il rischio che uno dei massimi simboli della storia, dell’architettura e della cultura di Massa diventi l’ennesimo esempio di sfruttamento commerciale di un bene che rappresenta l’identità cittadina. Purtroppo dopo la nostra proposta sono passati due anni di totale inerzia da parte soprattutto dell’attuale amministrazione ma anche della minoranza in consiglio comunale. Parlare ora, a ridosso di scadenze quali la candidatura della città e l’asta di Villa Massoni, senza un progetto concreto di inserimento della Villa e del parco in un circuito culturale suona più come slogan elettorale che non come effettivo interesse al suo sviluppo".