
L’amministratore Cofrancesco con alcuni residenti davanti ai bidoni
Cumuli di spazzatura che fermentano sotto il sole, finestre serrate per non respirare i miasmi, topi che si aggirano tra i bidoni. È questo lo scenario che da oltre un mese vivono i residenti dei Condomini Lamaro di viale Roma a Massa, dove la raccolta differenziata è ferma e la gestione dei rifiuti è diventata un’emergenza sanitaria a cielo aperto. L’amministratore Antonio Cofrancesco non usa mezzi termini: "Non siamo qui per proteggere chi getta in modo scorretto, ma per chiedere che il Comune e Asmiu trovino una soluzione concreta per questo condominio e per tutti gli altri nella stessa situazione. Quando viene riscontrato un errore nel conferimento, la contestazione dovrebbe avvenire alla presenza dell’amministratore o di un condomino, ma non succede. L’operatore mette un bollino e se ne va, e passano anche dieci o quindici giorni prima che i rifiuti vengano ritirati. Nel frattempo si accumulano cattivi odori e arrivano multe da 800 o 900 euro, anche se la maggior parte dei residenti rispetta le regole. In città, poi, ci sono le isole interrate che spesso non funzionano e dove pure si conferisce in modo scorretto, ma lì nessuno paga".
Cofrancesco ricorda che l’unica vera soluzione resta il porta a porta, ma qui è fermo da settimane. L’azienda, dal canto suo, ha chiesto di inoltrare una Pec per un ritiro a pagamento. "Non posso farlo – ribatte – perché non è giusto far gravare la spesa su chi conferisce correttamente. Asmiu dovrebbe individuare e sanzionare solo chi sbaglia, magari con bidoni dotati di tessera elettronica".
Il malcontento è tale che l’amministratore è intervenuto nei cortili dei Lamaro, ai civici 134-152, per mostrare i cumuli che marciscono da giorni sotto le finestre. A peggiorare i rapporti, è arrivata anche una lettera da un dirigente comunale con toni che Cofrancesco definisce di "velata minaccia", come se fosse lui a dover controllare i rifiuti. "Ho inviato decine di Pec ad Asmiu per chiedere il ritiro e non posso chiedere un intervento a pagamento che ricada su tutti. Accertino loro chi conferisce male e facciano pagare lui. È ora di smetterla con queste prepotenze. Forse sarebbe meglio che il Comune ordinasse ad Asmiu di togliere la spazzatura invece di scrivere ad Asl e Arpat per scaricare le colpe sui cittadini".