CRISTINA LORENZI
Cronaca

Il porto può allargarsi. Il ministero dà l’ok all’allungamento della banchina Taliercio

La procedura non è soggetta a Via. Disco verde da Roma al progetto. Il molo sarà ampliato di 80 metri "per dare spazio a nuovi servizi". Soddisfazione del presidente Bruno Pisano: "Ottimo lavoro degli uffici".

La banchina Taliercio sarà allungata di 80 metri

La banchina Taliercio sarà allungata di 80 metri

Era atteso da oltre un anno. Un buon auspicio, un primo passo verso il rilancio. E’ arrivato ieri alll’Autorità portuale il disco verde sull’ampliamento della banchina Taliercio. Il pontile secondo il ministero dell’Ambiente non ha bisogno della valutazione di impatto ambientale. A Roma sono bastate le rassicurazioni che la stessa Autorità di sistema ha presentato, escludendo il procedimento dall’obbligo di Via. In sostanza il Governo ha dato il nulla osta a realizzare quegli 80 metri in più che serviranno per razionalizzare gli spazi e ottimizzare i servizi nello scalo che da tempo soffre di mancanza di aree adeguate allo sviluppo dei commerci.

"Il progetto di prolungamento della banchina Taliercio – si legge nella disposizione del Ministero – non determina potenziali impatti negativi e significativi e pertanto non deve essere sottoposto al procedimento di Via". Un passo atteso da più di un anno che sarà seguito adesso dalla conferenza dei servizi per poi precedere alla gara per l’assegnazione del cantiere. "Un intervento – come scrive il ministero – volto a raggiungere un nuovo assetto delle banchine interne al molo di sopraflutto, che si rende necessario al fine di garantire sufficiente fronte di accosto e adeguati spazi diretropiazzale atti a migliorare le condizioni di sicurezza essenziali allo svolgimento delle varie attività portuali connesse alla contemporanea presenza di navi di nuova generazione. Nel merito l’intervento consiste nel prolungamento della banchina Taliercio per 55 metri rispetto a quanto già previsto dal piano del 1981 che garantirà, oltre ad un fronte di banchina continuo e più esteso di 515 metri, maggiori aree di piazzale retrostante a disposizione per le varie attività portuali".

Soddisfatto il presidente dell’Autorità di sistema Bruno Pisano che, partito con il vento inpoppa, spiega come il nulla osta sia il risultato del buon lavoro degli uffici. "Si tratta di una procedura complessa eseguita con un percorso lungo e impegnativo. Un ampliamento interno che non va a intaccare le dinamiche esterne al porto, ma che aumenta l’operatività e migliora i servizi che il porto offre". Ancora non è possibile sapere se il nuovo spazio sarà sufficiente per allargare a un nuovo operatore o se l’area sarà di uso a chi già opera in porto. "Ci sono protocolli e parametri ben precisi per la destinazione dell’area – spiega Pisano –: al momento prendiamo atto della possibilità di nuovi spazi".

Seppure l’ampliamento non abbia nulla a che vedere con il nuovo piano regolatore, ancora all’esame del ministero, Pisano ribadisce la barra al centro per ottenere l’approvazione. "Sono procedure indipendenti. L’ampliamento della Taliercio è un’operazione interna attesa da tempo. Il piano regolatore invece dovrà essere adattato alle nuove esigenze sia dello scalo che del territorio. Pertanto sarà mia cura aprire tavoli e confronti con tutte le parti interessate, sia gli operatori dello scalo che gli ambientalisti per un piano che sia l’esito di una concertazione".