ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Consorzio di Bonifica e veleni. Critiche alla scelta di Petriccioli: "Scelto un direttore filosofo"

Baldini: "Non ha nessuna esperienza comprovata nel settore: a pagare saranno i cittadini". E accusa: "Dubbi sulla legittimità: doveva essere sentita l’Assemblea, ma non è avvenuto".

Baldini: "Non ha nessuna esperienza comprovata nel settore: a pagare saranno i cittadini". E accusa: "Dubbi sulla legittimità: doveva essere sentita l’Assemblea, ma non è avvenuto".

Baldini: "Non ha nessuna esperienza comprovata nel settore: a pagare saranno i cittadini". E accusa: "Dubbi sulla legittimità: doveva essere sentita l’Assemblea, ma non è avvenuto".

Non è passato sotto silenzio la scelta del presidente del Consorzio di bonifica Dino Sodini di nominare direttore generale del consorzio Norberto Petriccioli, attuale amministrazione della Zia provinciale. Nomina che ha lasciato degli strascichi di polemiche. "La Pioggia nel Pineto scriveva D’Annunzio: una poesia che piace al Pd, ma che non può certo garantire la sicurezza idraulica e ambientale della Toscana" dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera del Consorzio 1 Toscana Nord e candidata alle prossime elezioni regionali.

La nomina del nuovo direttore generale del Consorzio "un filosofo senza esperienza comprovata nel settore della bonifica – appare sorprendente": secondo Baldini, "risponde unicamente a logiche partitiche in vista delle elezioni regionali. Una scelta che costerà ai cittadini oltre 104.000 euro l’anno, per un totale di circa mezzo milione in cinque anni, quando sarebbe stato possibile valorizzare i dirigenti già presenti nella struttura, professionisti con competenze riconosciute e maturate sul campo".

"A pagare saranno ancora una volta i contribuenti – prosegue Baldini – che si troveranno bollette più care per sostenere una nomina calata dall’alto, in una logica “filosofica e poetica” del tutto distante dalle reali esigenze del territorio".

L’iter stesso della nomina "solleva dubbi di legittimità: la legge regionale prevede che l’Assemblea del Consorzio sia formalmente “sentita” prima di procedere, ma ciò non è avvenuto. Il presidente Giani – osserva Baldini – ha avallato una decisione che sembra privilegiare la suggestione letteraria rispetto all’esperienza tecnica sulla bonifica, con conseguenze gravi per la sicurezza e le tasche dei cittadini."

"È indispensabile una riforma del Consorzio – conclude Baldini – per restituire equità, competenza e trasparenza. Sono in prima linea per ridare voce ai cittadini e ridurre il peso di bollette sempre più ingiuste, generate da un ente che continua ad agire secondo logiche esclusivamente partitiche".