
L’importanza delle garanzie nei mercati
Dalla Lunigiana al Mugello passando per la montagna pistoiese e la Garfagnana è una stagione eccezionale per i funghi porcini. Un’esplosione di rara generosità di questi tempi che ha attirato nei boschi anche i cercatori della domenica sollecitati dal tam tam dei social purtroppo però spesso inesperti e ignari dei rischi che si nascondono all’ombra di castagneti, terreni scoscesi, foglie umide e sentieri.
"I funghi rappresentano una risorsa importante per le economie di montagna legate allo sviluppo e sfruttamento del bosco segnate spesso purtroppo – precisa Coldiretti Toscana – dall’abbandono, incuria e dall’azione criminale dei piromani. L’attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica ma spinge il turismo con una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi, ristoranti e agriturismi di prodotti tipici locali, grazie anche alle numerose sagre autunnali.
"Per i meno avventurosi il consiglio è consumarli in uno dei 5.600 agriturismi della regione che propongono piatti e ricette a base di funghi e acquistarli nei mercati contadini di Campagna Amica quando possibile, e quando non lo è di verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei. Una garanzia – chiude Coldiretti Toscana – per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella Penisola o se sono arrivati da Paesi lontani con minore e garanzie di qualità".