
Franco Gallini di Ceserano con un suo recente bottino a base di funghi porcini
La Lunigiana ha iniziato a ’vestire’ i colori dell’autunno e come ogni anno sono iniziati a nascere i funghi. Una tradizione antica, che richiama in boschi e selve cercatori esperti, fungaioli improvvisati e famiglie alla ricerca di ovoli e porcini. La ’febbre del fungo’ però ha come risvolto della medaglia i grossi rischi nel percorrere terreni accidentati e luoghi sconosciuti, dove è facile smarrirsi o peggio ancora.
"Andare per funghi non significa solo godersi la bellezza della natura – dice Maurizio Pietrini, presidente della Protezione Civile di Fivizzano – ma aver cura anche della propria sicurezza e di quella altrui. E ci tengo a ricordare che, in tempi recenti, due persone del nostro territorio, appassionati fungaioli, non sono mai state ritrovate, se ne sono perdute le tracce. Consiglio quindi prima di avventurarsi fra castagni e faggi di informare familiari e amici sul percorso prescelto e l’orario previsto per il rientro. Il telefono cellulare, sempre carico, va portato anche per comunicare un ritardo o chiedere aiuto. Inoltre, le applicazioni di geolocalizzazione permettono di orientarsi, capire dove si trova la giusta direzione. Portare inoltre un equipaggiamento che comprenda: un fischietto, udibile a chilometri di distanza; una coperta termica indispensabile per conservare il calore corporeo e proteggersi da pioggia e umidità; una ’torcia a dinamo’; sempre utili poi in caso d’emergenza un accendino e dei fiammiferi. Per affrontare imprevisti inoltre è opportuno avere in tasca barrette energetiche. L’esperienza sul campo mi fa consigliare nel caso arrivi la nebbia o ci si senta disorientati di fermarsi subito e non proseguire a caso. Andare per funghi significa vivere una passione che appartiene alla nostra terra – conclude Pietrini – e alla nostra memoria, ma va accompagnata da tanta consapevolezza. Non dobbiamo mai trasformare la bellezza dei boschi in un pericolo. La raccolta dei funghi deve restare una festa della natura e un motivo d’orgoglio per la Lunigiana. Occorre usare prudenza e camminare con responsabilità è il modo migliore per rispettare sé stessi, i propri cari e coloro che, nella necessità, verranno a soccorrerci".
Intanto le prime ’battute di caccia’ danno i loro frutti: si annuncia una stagione altamente propizia per la nascita dei funghi in Lunigiana. Ne è un esempio emblematico Franco Gallini, decano dei fungaioli locali e ’sindaco honoris causa’ di Ceserano, la borgata dove vive e dalla quale quotidianamente parte per effettuare battute in boschi impervi che solo lui conosce e dove, nonostante i suoi 75 anni d’età, solo lui riesce ad arrivare. L’inossidabile Gallini sta battendo ogni record ed è invidiato da tutti. Le sue parole: "I funghi li trova chi veramente li conosce e ne rispetta l’ambiente dove nascono".
Roberto Oligeri