
I Paladini Apuo versiliesi elencano le prescrizioni del ministero sull’ampliamento di 80 metri del molo del porto di Marina di Carrara.
Anche senza la Valutazione di impatto ambientale, l’intervento sarà ’sorvegliato speciale’. Sul disco verde del ministero dell’Ambiente all’allungamento di 80 metri della banchina Taliercio del porto intervengono i Paladini apuo versiliesi.
"Questo esito non é un nulla osta – precisa la presidente Orietta Colacicco –. Nel parere del ministero si trovano condizioni, veti e prescrizioni". Ricordando che già la sottocommissione aveva chiesto integrazioni, inviate poi dall’autorità Portuale, Colacicco precisa che si dovrà sopttostare a controlli, prima e durante l’opera. Specificando che si tratta di un intervento diverso dal piano regolatore, per cui si attende il parere del Consiglio dei lavori pubblici, Colacicco ricorda che l’opera sarebbe compresa nel Prp, in quanto la banchina Taliercio é parte del molo di sopraflutto. "Il progetto prevede un prolungamento di 80 metri, 25 dei quali previsti dal piano vigente, del 1981. Altri 55 sarebbero compresi in una proposta di adeguamento riportata nel parere. La banchina avrà una larghezza di 76 metri, per 6mila metri quadrati. Non é certo quindi il Prp, che vale 140mila metri".
Lo scorso gennaio i Paladini evidenziarono nelle osservazioni problemi e criticità per l’inquinamento acustico, atmosferico, delle acque, i dragaggi, la lunghezza della manovra e la difficoltà degli spazi. "L’opera, secondo l’Autorità portuale avrebbe dovuto consentire un ormeggio per una grande nave cruise, ospitando così o due navi da crociera. Tuttavia le navi superiori a a 285 metri non possono entrare nel porto. Tanto che nel parere della Sottocommissione non si parla più di navi da crociera, ma di spazi per migliorare le condizioni di sicurezza per lo svolgimento delle varie attività portuali connesse alla contemporanea presenza di navi di nuova generazione. L’opera – prosegue Colacicco – non parrebbe più far parte del progetto del Prp e non sarebbe un intervento scorporato, perché molte sono le voci per cui sarebbe stato accantonato il progetto del prolungamento del molo di sopraflutto di 450 metri. L’intervento porterebbe un ulteriore incremento dell’erosione con danni irreversibili per tutta la costa Apuoversiliese, dal porto e sino a Marina di Pietrasanta".
Ricordando l’ordine del giorno dell’onorevole Andre Barabotti alla Camera, condiviso anche dall’onorevole Alessandro Amorese, che impegna il governo a un tavolo per approfondire gli impatti erosivi, e a un eventuale cambio di soluzione, Colacicco insiste "per una soluzione diversa per il Prp, senza dimenticare che già il piano contiene dieci soluzioni di cui il decreto di chiusura di Vas dei ministeri dell’Ambiente e della Cultura hanno chiesto la ragione e l’impatto". "Tornando alla determinazione, é scritto che se la verifica esclude la Via, è determinato l’esito positivo della valutazione di incidenza, subordinatamente al rispetto delle condizioni ambientali. L’Autorità portuale dovrà presentare l’istanza per l’avvio delle procedure di verifica di ottemperanza ad opera di esperti incaricati dal ministero. Le condizioni ambientali ante, durante e post operam riguardano vibrazioni e rumori per cui l’Autorità portuale dovrà produrre uno specifico approfondimento. Dovrà inoltre redigere la valutazione di impatto acustico, richiesta di Arpat e prevedere misure di mitigazione. Dovrà pure recepire le richieste dell’Arpat sulla torbidità e sul rumore e le richieste Asl. Secondo noi – conclude l’ambientalista – si può procedere, ma l’intervento é un sorvegliato speciale. Il problema viene anche dal cronoprogramma. Proprio perché non si sovrapponga ad altri lavori, l’inizio dell’intervento é previsto ad aprile 2026, con clu all’inizio della stagione estiva con disagi specie per il traffico, per la torpidità e per i rumori, per cittadini e turisti". Temi che i Paladini intendono approfondire nell’incontro chiesto al commissario Bruno Pisano, dove proporranno l’inizio dei lavori a settembre 2026."Se i tempi sono di 10 mesi si eviterebbero maggiori disagi nella stagione estiva".