FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

"Vincere è possibile". La ricetta di Tomasi parte dal mettere i giovani al centro

Il candidato presidente del centrodestra ha compiuto il suo primo giro in Lucchesia: Castiglione, . Castelnuovo, Barga e Lucca accompagnato dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Giannoni.

Tomasi con gli esponenti lucchesi di Fratelli di Italia (foto Alcide)

Tomasi con gli esponenti lucchesi di Fratelli di Italia (foto Alcide)

"Vincere è possibile": Alessandro Tomasi, candidato presidente della Regione alle prossime elezioni di ottobre per il centrodestra, ci crede. Nella giornata di ieri, accompagnato dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Riccardo Giannoni ha compiuto il suo primo giro in alcune zone della provincia di Lucca. Castiglione, Castelnuovo, Barga e infine Lucca, dove ad attenderlo in piazza San Frediano ha trovato molti amministratori di FdI: ecco le tappe del mini tour. Tomasi è uno dei giovani emergenti del partito di Giorgia Meloni, capace di strappare, dopo 70 anni, Pistoia al governo del Pci, Pds, Ds e infine Pd ed essere in grado di farsi confermare sindaco cinque anni dopo addirittura al primo turno. Un caso di scuola, probabilmente nazionale, per il centrodestra.

"E’ stato un bellissimo giro, queste zone rappresentano la Toscana vera. Sono luoghi di punta dove deve essere consolidato il lavoro e il turismo: serve sviluppo, serve valorizzare i giovani. Ho avuto modo di incontrare tante persone, tra cui tanti imprenditori per parlare delle necessità del territorio. Di questo come della Versilia dove le questioni dei balneari, la formazione professionale e l’edilizia popolare sono cruciali".

Il centrodestra ha sempre perso alle regionali: perché dovrebbe farcela proprio lei a vincere la Regione?

"C’è sempre una prima volta e io sono sempre partito in svantaggio, la vittoria è possibile: abbiamo un bagaglio di idee e contenuti che possono cambiare questa regione".

Tre parole chiave della sua campagna elettorale.

"Giovani: ogni anno se ne vanno in 400 dalla Toscana, serve un serio piano per lo studio e per la casa; sviluppo: dobbiamo fra crescere il lavoro e la tecnologia; sanità: c’è un evidente invecchiamento della popolazione con cui si deve fare i conti in termini di strutture e cure".

Cosa non condivide di quanto fatto dalla giunta Giani e dal centrosinistra?

"La mancanza di scelte, non si può far passare il tempo senza risolvere i problemi. E poi basta con l’ideologia che spesso finisce per produrre l’esatto contrario di quello che si vorrebbe, mi riferisco, per fare un esempio, alla questione ambientale".

Qualcuno sostiene che in Toscana il centrodestra fa il possibile per perdere, basti pensare alla tempistica con cui si è arrivati alla sua candidatura...

"Io sono il garante della voglia di vincere, l’ho sempre dimostrato e ci metteremo tutti il massimo impegno: è possibile vincere".

La sua candidatura a governatore segna la fine del suo mandato da sindaco di Pistoia.

"Credo di sì, in ogni caso finirebbe nel 2027, ma stiamo parlando di un lavoro collettivo, in cui il sindaco ha fatto quello che doveva grazie all’impegno di tutti, di un grande gruppo che ha sviluppato tanti progetti molti dei quali troveranno il loro compimento nella prossima amministrazione. Non ero certo solo".

Fabrizio Vincenti