LINDA MEONI
Cronaca

Giani con Tomasi : "Voto? La data giusta sarebbe il 19 ottobre"

Il governatore lancia la proposta: "È il giorno più ragionevole". E il sindaco di Pistoia scherza: "No 18 settembre, compio gli anni".

Tomasi e Giani ieri a Pistoia alla presentazione dell’ultimo dei Quaderni del Circolo Rosselli

Tomasi e Giani ieri a Pistoia alla presentazione dell’ultimo dei Quaderni del Circolo Rosselli

Prima "quasi" notizia: il 19 ottobre è la data più accreditata per il voto in Toscana, come già aveva detto Giani in mattinata. Seconda notizia: di accontentarsi Alessandro Tomasi, oggi sindaco di Pistoia e "quasi" candidato a Palazzo del Pegaso, non ne vuol sapere. Perché nella sua testa la sola cosa da tentare è la corsa per la vittoria a presidente. "La questione non è far fare il consigliere regionale a Tomasi e prendere quello che verrà facendo campagna elettorale a un mese dal voto – ha detto lui fuori dai denti -. Non voglio star fermo ad aspettare decisioni dall’alto. E allora mi muovo. Giro i territori, ascolto, raccolgo e sulla base di quello che vedo e sento, scrivo. Io lavoro così, è il mio metodo". È Tomasi il primo ad arrivare a Palazzo de’ Rossi. Un’ora dopo l’inizio ufficiale dell’incontro (motivato proprio da quel suo "girare" il territorio: il sindaco si trovava infatti nella sede lucchese di Confindustria), la cui pregevole scusa è la presentazione dell’ultimo dei Quaderni del Circolo Rosselli diretti da Valdo Spini che porta per titolo "Toscana Regione d’Italia" (Pacini Editore).

Il messaggio insomma è chiaro. Specialmente se a sedere al tavolo della presentazione pistoiese del Quaderno ci sono l’attuale presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Un passo indietro, a quel 19 ottobre 2025 di cui sopra. Che ancora non è certo, dal momento che per dissipare la nebbia servirà prima che il dibattito attorno al "terzo mandato sì, terzo mandato no" in corso su scala nazionale trovi risoluzione. Intanto, lo dice Giani, ciò che era in suo potere fare lui lo ha fatto: "Fissare la data delle elezioni regionali è, secondo la legge, uno dei compiti del presidente della Regione. Per la Toscana – chiarisce -, stando alle ultime elezioni, si tratterebbe di una data compresa tra il 24 agosto e i primi di novembre. Ragionevole il 19 di ottobre, con comizi elettorali al via il 4 settembre e presentazione delle liste entro il 19. Mi lego a questa data? No. Vorrei poter concordare un coordinamento con le altre regioni. Ma ho palesato la mia idea".

In un clima familiare, scappa pure l’ironia: "Sia quando sia – scherza Tomasi condividendo il ragionamento di Giani sulla data possibile -, ma non il 18 settembre: è il mio compleanno". E poi si torna seri. "Sapere quando si vota – continua il sindaco di Pistoia - interessa alla democrazia e ai cittadini, per fare una campagna elettorale degna di questo nome". Va da sé la domanda che pone subito dopo Cristina Privitera, vicedirettrice de "La Nazione" a moderare l’incontro: e allora perché non scacciare ogni possibile dubbio e ufficializzare due candidature sulla bocca di tutti? "Sono il presidente uscente e non sento la fretta in questo senso. Da un certo punto di vista da ancora non candidato riesco a portare i provvedimenti in Regione con maggiore tranquillità, senza pressioni. Quando sarà il momento – dice Giani – i partiti e le coalizioni si esprimeranno". Tomasi: "Ho dato la disponibilità, ho portato la mia esperienza da sindaco e la metto a disposizione. So di partire in svantaggio. Ma vorrei lottare per vincere".