
Brenda Barnini a disposizione del partito che l’ha "fortemente" voluta "Dai nidi gratis alla difesa della sanità pubblica, Giani ha già fatto tanto. Le urgenze per l’Empolese Valdelsa? Sicuramente le infrastrutture". .
di Francesca Cavini
EMPOLI
Guardandola portare le pizze appena sfornate o riordinare i tavoli alla Festa dell’Unità poche settimane fa ad Avane, si sarebbe anche potuto pensare che per Brenda Barnini, ex sindaca di Empoli e con tanti altri ruoli di responsabilità all’interno del Pd locale, regionale e nazionale, la stagione della politica fosse quanto meno in pausa. E si sarebbe fatto un errore. Perché per Brenda Barnini la politica è soprattutto una questione di impegno e obiettivi da realizzare per la comunità, che sia cittadina oppure delimitata da confini più ampi. Nessuna sorpresa, quindi, che da lunedì sera il suo nome sia in cima alla lista dei candidati per le prossime elezioni regionali proposta dalla federazione Dem dell’Empolese Valdelsa. Insieme a lei, Giacomo Cucini, ex sindaco di Certaldo e anche lui con una consistente esperienza in organismi sovracomunali. Una nomina arrivata all’unanimità dalla direzione di lunedì sera del Pd dell’Empolese Valdelsa. Il regionale farà la direzione nella prossima settimana e li renderà ufficiali.
Barnini, cosa l’ha spinta a tornare in politica? O non aveva mai pensato di lasciare?
"Non ho mai pensato di lasciare l’attenzione e l’impegno civico di chi prova a stare dentro il mondo con una visione e occuparsene pensando a come lo costruiamo e lo lasceremo ai nostri figli. Tutti dobbiamo occuparci di politica. Non smette di riguardarti se non hai una responsabilità istituzionale. Questo mi ha spinto a dare la mia disponibilità al mio partito che ieri sera (lunedì per chi legge, ndr) ha fatto questo scelta. È stato tutto tranne un’autocandidatura. Non avrei mai pensato di mettermi in pista se non ci fosse stata una richiesta forte e motivata del mio partito".
Dei cinque anni di governo del presidente uscente e candidato governatore Giani, quali sono i tre punti che le sono piaciuti e che vorrebbe consolidare nella prossima legislatura se il Pd vincerà le elezioni?
"Gli asili nido gratuiti. In Toscana il 50% dei bambini da 0 a 3 anni – l’obiettivo europeo era il 33% – vanno al nido gratuitamente. Questo risultato esiste solo in Toscana e mi piace, mi convince, deve essere riconosciuto da tutti. L’obiettivo per il futuro è che il 100% dei bambini abbia l’asilo nido e questo significa mettere a disposizione dei Comuni risorse per realizzare nuovi posti al nido. Secondo punto: la difesa strenua anche a costo di fare scelte impegnative della sanità pubblica. La nostra sanità non è solo la più accessibile in Italia perché ha una diffusione forte di prossimità di servizi, ma è la sanità dove l’eccellenza risiede nel pubblico. In Toscana ti chiedi in quale ospedale pubblico andare per avere il miglior dottore, non in quale istituto privato. Non va data per scontata. Se il centrodestra dovesse governare, i cittadini vedrebbero un grande peggioramento, perché dove governano loro la sanità diventa privata. Tutto questo consapevoli che dobbiamo fare di più per ridurre le liste di attesa. Terzo punto: la Toscana diffusa. Quella che ha trovato anche rappresentazione in una legge ma che è molto di più perché dice che il metodo con cui vogliamo costruire la regione del futuro è con l’attenzione e la cura per le aree interne. Nelle colline, nel territorio interno dove bisogna lavorare perché i cittadini continuino a vivere e quindi dandogli i servizi necessari. Scegliere di investire politicamente in queste aree è fondamentale".
E per l’Empolese Valdelsa?
"Abbiamo discusso a livello territoriale con una fase di ascolto fatta dal Pd e che potenzieremo ancora per definire le priorità del territorio. È emerso il tema delle infrastrutture che significa chiedere con forza progetti di ampliamento e miglioramento della Fi-Pi-Li per qualità della vita e competizione economica,completare l’ultimo lotto della Sr 429 e sviluppare un’arteria che non è mai entrata nelle priorità regionali la Sr 436. Sono necessari l’ampliamento del pronto soccorso di Empoli, vera emergenza per la sanità ospedaliera, e il completamento del Santa Verdiana a Castelfiorentino. E dobbiamo riempire di personale e servizi le case di comunità e abbattere le liste d’attesa. Al pari di queste due necessità, dobbiamo intervenire sul rischio idrogeologico. Comuni come Vinci, Cerreto e Montespertoli hanno emergenze effettive che vanno affrontate. Sono bisogni assoluti per i cittadini e le cittadine di questo territorio. Sono obiettivi alti e difficili , ma sono orgogliosa che il Pd Empolese Valdelsa abbia fatto la scelta di fare un lavoro di squadra per il bene del territorio".
Il candidato presidente del centrodestra, Alessandro Tomasi, ha una lista civica che lo sostiene e che si chiama “È ora!”, alludendo alla necessità di cambiamento in Toscana. Cosa risponde?
"Rispondo dicendo che la Toscana è una regione che si governa conoscendo le istanze di tutti i territori e penso che da questo punto di vista Giani non tema confronti con nessuno. La sua presenza costante e capillare ovunque ha il pregio, encomiabile, che lui conosce ogni angolo della Toscana e per questo è capace di rappresentarne i bisogni e la forza. Non è che non ci sia niente da cambiare o fare meglio. Ma sono certa che si possa continuare nel cambiamento e nell’innovazione che tiene saldi certi elementi che solo un governo di centrosinistra può dare. Specie con una coalizione come l’attuale ampia e forte che ha chiari certi valori. La Toscana è terra di commercianti e artigiani oltre che di lavoratori e le loro ragioni sono tenute insieme e ascoltate dal centrosinistra. Quali sono le proposte di governo di Tomasi alternative? Che cambiamento è quello che propone per la Toscana? Una sanità dove si curano i ricchi e gli altri faticano o non si curano affatto?".
La sua candidatura è nata come una scelta unitaria del Pd dell’Empolese Valdelsa: come farà a mantenere questa caratteristica nel tempo?
"Non c’è solo il mio di nomi su cui si è lavorato, ma anche quello di Giacomo Cucini. Con lui ci siamo già confrontati e siamo d’accordo per fare una campagna condivisa. Si mantiene l’unità tenendo sempre presente che la nostra è un’assunzione di responsabilità verso i cittadini e le cittadine, non una smania di protagonismo e ambizione personale. Tenendo sempre vicini questi concetti dureremo nel tempo".