Appuntamento venerdì alle 18 con Andrea Giannasi che, nell’ambito del festival letterario Libri in Castello - Molazzana Borgo che legge, terrà un incontro denominato ”Tutto quello che dovresti sapere su Gaza”.
L’evento, organizzato dalla biblioteca comunale di Molazzana, punta a offrire una prospettiva storica e geopolitica completa su uno dei conflitti più complessi del tempo attuale, passando dalla storia della Giudea, della Terra promessa, della Palestina, di Israele, attraversando i tanti controversi e drammatici passaggi storici.
"Verranno affrontati anche i nodi della politica palestinese e israeliana, le tante guerre nell’area, le scelte internazionali, con il passaggio dall’Impero Ottomano fino alla Guerra Fredda - spiega Giannasi - Questo, senza trascurare l’economia del territorio, l’importanza del fiume Giordano, affrontando la storia della bandiera palestinese, simbolo della lotta araba, del tutto simile alla bandiera della Giordania. Un focus speciale, poi, sarà dedicato alla guerra asimmetrica che si sta combattendo a Gaza, con approfondimenti sulle armi utilizzate, le tecniche e le tattiche, la storia della ‘Metropolitana di Gaza‘, su chi siano i combattenti in campo e come si comportino in una delle zone più ampiamente popolate della terra".
Si dibatterà molto di dollari, investimenti e della storia di un prodotto diventato simbolo della guerra a Gaza che però in realtà nasconde una terribile verità, aggiunge Andrea Giannasi, con tante curiosità storiche che verranno raccontate seguendo un ordine cronologico dei fatti per riportare l’ascoltatore direttamente fronte ai drammi della storia.
Giannasi non trascurerà di parlare del ruolo dell’informazione e della propaganda in atto, sapientemente utilizzata in entrambi i campi, che sta dividendo ad arte le popolazioni di mezzo mondo, per concludere con un primo approfondimento dedicata al termine "genocidio" e un secondo incentrato sulle parole del Cardinale Carlo Maria Martini che nel 2003, di ritorno dalla Terra Santa, a proposito del conflitto israelo-palestinese scrisse una delle pagine di pace oggi più attuali che mai.
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