ANGELA BALDI
Cronaca

Rula Jebreal e il genocidio di Gaza. Dibattito con la giornalista all’Eden

Appuntamento stasera alle 21 all’Arena con l’incontro che si inserisce nel programma di Acli Festival

La giornalista e scrittrice Rula Jebreal ad Arezzo per presentare il suo ultimo libro “Genocidio”. L’incontro, alle 21 di questa sera all’Arena Eden

La giornalista e scrittrice Rula Jebreal ad Arezzo per presentare il suo ultimo libro “Genocidio”. L’incontro, alle 21 di questa sera all’Arena Eden

La giornalista e scrittrice Rula Jebreal ad Arezzo per presentare il suo ultimo libro "Genocidio". L’incontro, inserito tra le iniziative dell’Acli Life Festival, è in programma stasera alle 21 all’Arena Eden, in un’occasione di approfondimento, riflessione e analisi politica sulla tragedia in corso in Palestina attraverso una lucida e impietosa denuncia dell’attuale vuoto morale e politico.

La serata, a partecipazione gratuita, è organizzata da Acli e Feltrinelli Point con contributo della Fondazione Cr Firenze per stimolare il dibattito civile e l’acquisizione di consapevolezza critica per promuovere una cultura di pace, solidarietà e diritti umani con un confronto tra voci autorevoli del panorama culturale e intellettuale internazionale.

L’appuntamento, introdotto dalle parole di Giuseppe Giorgi (consigliere delle Acli di Arezzo con delega alla pace), troverà il cuore in un dialogo di Federico d’Ascoli capocronista de La Nazione di Arezzo e Manuela Pisaniello vicepresidente delle Acli della Toscana con Jebreal.

Cresciuta a Gerusalemme ed esperta di politica internazionale, la sua vita personale e professionale è stata segnata dall’occupazione militare israeliana: attualmente la giornalista vive negli Stati Uniti dove collabora con reti televisive quali Cnn, scrive per Washington Post e New York Times, tiene un corso all’Università di Miami.

Ha scrittto bestseller internazionali tradotti in otto lingue, l’ultima opera "Genocidio. Quello che rimane di noi nell’era neo-imperiale", rompe il silenzio sulla tragedia che dilania la sua terra. Jebreal chiama in causa la coscienza collettiva: "Scrivo perché il genocidio di Gaza mi ha cambiata nel profondo. Ha rivelato il vuoto morale e politico di un mondo che riduce l’umanità a una gerarchia di morte. Scrivo affinché nessuno possa dire di non sapere".