
Presentato il cartellone della stagione lirica che passa da Rossini al Maestro lucchese. Grande attesa per la rappresentazione dell’incompiuta a 20 anni dall’ultima volta.
“Italia loves opera“. È questo il claim della nuova stagione lirica del Teatro del Giglio, pronta a calare il suo poker d’assi: ‘La cenerentola’, ‘Nabucco’, ‘Otello’ e il gran finale con l’attesissima ‘Turandot’ nell’anno del centenario, una produzione ‘home made’ che riporta sul palco cittadino il capolavoro incompiuto del Maestro a più di venti anni dall’ultima rappresentazione lucchese.
"Con questa stagione che spazia da Rossini a Puccini, passando per Verdi, abbiamo mantenuto fede ai propositi manifestati negli scorsi anni - ha detto l’amministratore unico Giorgio Lazzarini -, vale a dire la crescita qualitativa del Teatro in un percorso che tenda ad avvicinarci ai palcoscenici più importanti del nostro Paese". Ad arricchire il programma anche due appuntamenti concertistici, il ‘Tutto Mozart’ del Maestro Zubin Mehta alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino (10 febbraio) e ‘The road home’ con il Coro dell’Opera Reale Danese guidato da Giorgio Musolesi (19 novembre).
Un calendario lirico parallelo guarderà invece ai giovani, con ‘Il Brutto Anatroccolo’ di Salvatore Passantino (11 e 12 novembre) e ‘Piccolo orso e la montagna di ghiaccio’ di Giovanni Sollima su libretto di Giancarlo De Cataldo (18 e 19 marzo).
"L’Italia ama l’opera, e noi dobbiamo proteggere questo patrimonio artistico riconosciuto in tutto il mondo – ha aggiunto il direttore artistico Cataldo Russo -. Soprattutto in un momento storico in cui lo spettacolo dal vivo necessita di nuovi paradigmi produttivi, questa stagione si propone come un modello virtuoso che unisce tradizione, qualità artistica, sostenibilità e uno sguardo attento alle nuove generazioni".
E dunque arriviamo ai dettagli della stagione. Il cartellone prenderà il via (5 e 7 dicembre) con ‘La cenerentola’, ossia ‘La bontà in trionfo’ di Gioachino Rossini. Lo spettacolo è una produzione del Giglio in coproduzione con il Teatro comunale di Ferrara, vede sul podio Daniel Smith alla guida dell’Orchestra della Toscana, nella ripresa dell’allestimento firmato nel 2017 da Aldo Tarabella.
La stagione prosegue con due titoli di Giuseppe Verdi, tra i più amati di tutto il suo catalogo. Primo dei due (domenica 4 e lunedì 5 gennaio) è ‘Nabucco’, mentre a seguire (13 e 15 marzo) ‘Otello’, potente dramma di gelosia e tradimento ispirato al capolavoro shakespeariano: Marko Hribernik sarà sul podio dell’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno, mentre la regia è affidata ad Alessio Pizzech.
Infine, tra tutti, il titolo più atteso: ‘Turandot’ di Giacomo Puccini, l’ultimo capolavoro del Maestro lucchese (25 e 26 aprile). Dramma di passioni estreme e di enigmi irrisolti, ‘Turandot’ sarà l’occasione per celebrare il Maestro nel centenario della prima rappresentazione assoluta - avvenuta alla Scala di Milano il 25 aprile 1926 -, nel teatro che porta il suo nome: un evento di portata storica che sarà presentato nella sua versione "incompiuta".
La direzione musicale dello spettacolo – che da settembre 2026 farà tappa nei principali teatri lombardi - sarà affidata ad Alessandro D’Agostini sul podio dell’Orchestra della Toscana, mentre il progetto creativo è firmato da Nadir Dal Grande per regia, scene e costumi e da Jenny Cappelloni per il disegno luci. Dall’8 al 23 ottobre partirà quindi la campagna per la conferma degli abbonamenti, dal 29 ottobre al 6 novembre quella per i nuovi. I biglietti per le singole opere saranno in vendita dall’8 novembre.
Jessica Quilici